La Juve affonda senza scuse in laguna



Eloquente l'espressione di Molin, figuraccia di Caserta a Venezia (Foto Giuseppe Melone)
Eloquente l’espressione di Molin, figuraccia di Caserta a Venezia (Foto Giuseppe Melone)

Massacrata. Il termine, forse, non è il migliore per una partita di basket, ma c’è ben poco da commentare davanti alla prestazione offerta dalla Juve al Taliercio contro la Reyer Venezia. Mai in partita, mai cattivi, mai incisivi, sempre in balia delle onde, i bianconeri sono stati autori di una prestazione imbarazzante. E pensare che, all’andata, finì 84-65 anche se è passato un oceano, su entrambi i fronti, da quel giorno (salvato il doppio confronto, per quel che vale, poco anzi zero). Si salvano solo Tommasini, Easley e lo Scott di fine partita, bocciati tutti a partire dagli altri tre americani veramente impalpabili. Una scoppola inaspettata sotto tutti i punti di vista; il girone di ritorno inizia come peggio non poteva. Da sottolineare la presenza di un nutrito gruppo di tifosi bianconeri al Taliercio: tra gente che vive al nord ed un manipolo partito dall’ombra della Reggia, c’è stata una bella presenza.

 



UMANA VENEZIA – PASTA REGGIA CASERTA  73-60

UMANA REYER VENEZIA: Linhart 10, Akele 3, Magro 3, Smith 10, Tinsley ne, Taylor 22, L.Vitali 8, Guisse, Peric 7, Rosselli 10. All. Markovski.

PASTA REGGIA JUVECASERTA: Tommasini 11, Marzaioli ne, M.Vitali 11, Hannah, Brooks 2, Michelori 1, Easley 13, Roberts 8, Scott 9. All. Molin.

ARBITRI: Lamonica, Sahin, Lo Guzzo

PARZIALI: 17-6, 39-25, 57-35

PRIMO PERIODO

Molin lancia subito in quintetto l’ex Easley che si presenta con una stoppatona su Magro (preferito a Peric); la prima bomba di giornata porta la firma di Taylor e poi arriva la schiacciata di Smith per il 5-0 in 90”. Taylor è ufficialmente caldo ed è 7-0. Caserta cerca di coinvolgere molto Easley ma tocca a capitan Mordente infilare la tripla che mette ufficialmente in partita i bianconeri. Markovski butta dentro il ’95 Guisse al posto di Magro e non si segna per 3’ (7-5 al 6’). Molin risponde buttando Michelori sul parquet al posto di Easley. Caserta sbaglia tutto, Venezia non fa tanto meglio ma i quattro punti consecutivi di Linhart lanciano la fuga reyerina (13-5 all’ottavo). Non c’è proprio l’attacco, Linahrt segna ancora per il 17-5 mentre Markovski svuota giustamente la panchina e Molin che ruota tutti ma non trova mai il quintetto ideale per tornare in gara. Prima della fine del primo periodo arriva il primo punto di Easley in bianconero dalla lunetta. Un primo quarto inguardabile offensivamente dei campani finisce 17–6 con la Juve che tira 1/10 da 2, 1/5 da 3, 1/2 ai liberi e 4 perse. Decisamente scadente, ad essere buoni. Hannah, Brooks e Roberts completamente assenti.

 

SECONDO PERIODO

 

Si riparte e comincia una scarica di triple su ambedue i fronti: Taylor, Michele Vitali ed Akele stampano il punteggio sul 23-9 al 12’. Sull’orlo del baratro tocca a Tommasini e Easley ridare fiato alle speranze ospiti: è -8 al 14’ con 5 punti filati del grande ex di giornata (8 per lui). Finalmente Molin ha trovato il quintetto buono con Tommasini, Vitali, Mordente, Scott e Easley: l’ex Notre Dame sigla il clamoroso 26-21 al 15’. A fermare la remuntada casertana arriva ancora Taylor che insacca un’altra bomba (11 e 3/5 per l’ultimo capocannoniere del campionato). E poi capitan Rosselli firma il 31-21 guarda caso quando rientrano Brooks e Roberts in campo. Non finisce qui, il break della Reyer si allunga sul 8-0 con la quarta bomba di Taylor. Dopo tempo immemore si rivede Hannah ma Venezia ha sempre 12 punti di vantaggio al 18’. Vantaggio che diventa di +16 dopo il canestro di Rosselli (8 punti per lui) che fa seguito alla stoppata di Magro a Michelori. Per fortuna c’è Tommasini, unica luce con Easley nel buio pesto. Si torna negli spogliatoi sul -14 con Hannah e Brooks a quota 0 e Roberts a 3.

 

 

TERZO PERIODO

 

Si sblocca, finalmente, Brooks e segna anche Roberts per dare un po’ di speranza ai bianconeri (45-33 con l’appoggio di Easley al 23’). Quattro punti di Magro sono pesanti per aprire il campo agli esterni veneziani; intanto Molin continua a dare giustamente fiducia a Tommasini al posto di Hannah. La partita non è bellissima, si sbaglia tantissimo ed il duello Peric-Brooks fa scintille. Smith, come al solito, trova punti dalla spazzatura e la Juvecaserta si mangia le mani per tutte le occasioni sprecate per tornare ad una singola cifra di svantaggio. Due canestri di Peric affossano le speranze campane (53-35 al 29’). All’ultimo ‘stop and go’ la partita è, di fatto, già finita: Venezia ha 22 punti da gestire con l’ennesimo canestro di Peric, una inqualificabile palla persa da Roberts ed il buzzer beater di Luca Vitali.

 

QUARTO PERIODO

 

Si aspetta solo la sirena finale per mettere la parola fine ad una prestazione mediocre. Si cerca solo di limitare lo scarto e rendere meno amara la sconfitta. Viene partorito anche un break di 0-12. Degna di nota è la solita azione che finirà nella Top10 della Lega A: assist da centrocampo di Michele Vitali per la schiacciata rovesciata, al volo, di Scott. Suona la sirena, alleluja. 


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