Juve nella ‘bomboniera’ senza timore



Andrea Michelori in azione (Foto Giuseppe Melone)
Andrea Michelori in azione (Foto Giuseppe Melone)

La quiete dopo la tempesta o comunque quella che si respira a Pezza delle Noci è una calma apparente in attesa di sapere, ovviamente, quale sarà il finale della vicenda che è stata letteralmente catapultata alla ribalta dei media nella conferenza stampa di presentazione alla sfida di questa sera in quel di Reggio Emilia. Una calma apparente derivante dalla partenza del gruppo nella giornata di ieri con la massima concentrazione per provare a calmare le acque con una vittoria che renderebbe il tutto meno pesante di quanto potrebbe essere sia nel caso tutto rientrasse che in quello forse al momento meno remoto in cui la questione dovrebbe peggiorare. Se la ciurma bianconera è partita al fianco del proprio timoniere, Stefhon Hannah è rimasto a Caserta con un compito ben preciso: allenarsi e fare di tutto per restare al passo con i compagni che in serata proveranno a vendere cara la pelle come nel pieno stile dello slogan principe della campagna abbonamenti casertana. Abbonamenti che sono stati oggetto di discussione anche nella stessa conferenza stampa del giovedì e prima dello scoppio della mina vagante che ha lasciato tutti per un attimo senza parole. Una questione anticipata dal general manager Marco Atripaldi e che è stata poi ripresa dalla stessa società con una nota stampa. Una nota dove i dati pronunciati in anteprima dallo stesso Atripaldi, sono stati pienamente confermati con la Juve che ha chiuso a quota 2259 tessere staccate. Numero, però, quest’ultimo che va sezionato in diverse sezioni, anche se quella più importante è legata ai 511 abbonamenti che Caserta ha dovuto staccare come quota sponsor e quota omaggio. Due sottosezioni quest’ultime che meritano un paio di righe di spiegazioni cosi come ha voluto fare il giemme bianconero nella giornata di giovedì pomeriggio: «Per quanto riguarda le 511 tessere che non rientrano all’interno del fatturato settimanale della società, c’è da dire che per ciò che concerne la quota sponsor si tratta di tessere che comunque sono fatte rientrare all’interno del rapporto di sponsorizzazione e quindi un ritorno comunque c’è. Per la restante parte, che si potrebbe anche quantificare come il 50% della somma precedentemente indicata, sono abbonamenti omaggio destinati ai partner degli Accademy, agli addetti ai lavori, dirigenti, giocatori e cosi via. Spiegato questo punto – ha concluso Marco Atripaldi – quello che mi premeva sottolineare è il numero considerevole di tessere che abbiamo sottoscritto a dimostrazione che comunque il pubblico ha apprezzato quello che abbiamo fatto. Certo dopo le prime due vittorie il numero di abbonamenti non è stato eccessivamente alto, ma sicuramente si può dire che sono aumentati i numeri di biglietti venduti per la singola partita contro Milano per un dato ancora più importante: abbiamo destato la curiosità del nostro pubblico. Ora la speranza è quella di continuare su questo trend e continuare ad aumentare di numero di domenica in domenica, consapevoli che il tutto dipenderà dai nostri risultati». Archiviato il discorso legato agli abbonamenti, è stato il tempo di pensare alla partita, è stato il tempo di analizzare quello che sarà il nocciolo della questione almeno fino a questa sera: Reggio Emilia. Ed ovviamente a fare da presentatore ufficiale del prossimo ‘face to face’ della Juve è il suo condottiero principale, Lele Molin: «Ovviamente la difficoltà della partita contro Reggio – ha esordito il coach bianconero – è aumentata dalla mancanza di Hannah e quindi dalla decisione necessaria, ma dolorosa che abbiamo dovuto prendere. Però per un attimo proveremo a metterci una pietra sopra e giocare lo stesso anche senza Stefhon. Di sicuro avremo delle situazioni e delle opportunità differenti. La prima è quella che ovviamente viene affidata a Marco Mordente e Claudio Tommasini. Due giocatori a cui necessariamente verranno concessi più minuti e forse anche diverse situazioni tattiche. Le stesse che forse potremmo utilizzare con Jeff Brooks spostato nel ruolo di ala piccola e quindi cavalcare molto di più Scott che nelle ultime partite ha forse patito il restare qualche minuto di troppo in panchina per la presenza in quel ruolo di Jeff e per la qualità di gioco che ci ha offerto Moore».

Che squadra si aspetta?



«Una squadra arricchita rispetto allo scorso anno. Una squadra con un reparto esterni di altissima qualità con l’arrivo di Karl, di White, con Cinciarini e poi Troy Bell dalla panchina. Ma anche una squadra con un reparto lunghi e di numeri 4 da non sottovalutare. Uno spot, quest’ultimo, a cui dovremo fare molta attenzione perché capaci di tirare con percentuali altissime da passaggio o situazioni di ottime spaziature partendo dal pick and roll. Il tutto in un campo difficile ed in un momento in cui Reggio vuole dimostrare di avere continuità in quello che fa e quindi in un momento particolare, ma questo non ci impedirà di scendere in campo e vendere cara la pelle e provare a tornare a casa con l’intera posta in palio».


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