La forza della tradizione di una sfida storica



I tifosi della Juvecaserta (Foto Giuseppe Melone)
I tifosi della Juvecaserta (Foto Giuseppe Melone)

Netto, chiaro, secco: la sfida tra Juvecaserta e Olimpia è ‘la’ partita per eccellenza per il popolo bianconero. Nessuna sfida regala lo stesso fascino unico: un vero duello troppo spesso derubricato come la battaglia tra ‘Nord e Sud’, del ‘ricco contro il povero’. No, Juve contro Olimpia è semplicemente la partita tra due club storici, a modo loro, che hanno scritto pagine di basket epico. Tre volte finale scudetto, due volte vincente Milano, una volta Caserta ma al Forum in quel magico 21 maggio 1991. Oggi ci sono tantissimi motivi per esserci. La piccola Caserta è capolista, la grande Milano è lì ad inseguire. E c’è Marco Mordente: capitano dell’Olimpia che sbancò il Palamaggiò in quella drammatica, cestisticamente parlando, semifinale scudetto del 2010 ed ora capitano e uomo simbolo della Juve. E c’è Andrea Michelori: il guerriero bianconero, un milanese doc cresciuto nel vivaio delle ‘scarpette rosse’. E poi quella faccia da scugnizzo di Alessandro Gentile: non è un ex, non ha mai giocato a Caserta e tutto sommato non si è mai pubblicamente espresso come suo fratello Stefano, ma vedere la canotta biancorossa con quel cognome ed il numero 5… fa impressione. Serve altro per far capire quanto questa sfida sia diversa da tutte le altre?




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