Le ambizioni della Volalto Aversa



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Moreno Mascheroni (fisioterapista), Jacopo Conteduca (medico), Alessio Trombetta (team manager), Marco Paglialunga (allenatore), Andrea Quintini (scoutman) e Pasquale d’Aniello (assistant coach)

Non c’è solo la Volalto delle ‘grandi’ nell’ambizioso progetto pallavolistico di Terra di Lavoro. Anzi, se si vuole essere precisi, il vero Progetto è nato 8 anni orsono proprio dal punto fermo della valorizzazione del Settore Giovanile. E instancabilmente la società cara a Barone e Moschetti lavora dal primo giorno per dare un’opportunità di crescita alle ragazze campane nella speranza di poter calcare un giorno i più prestigiosi campi della pallavolo italiana.

A capo di tutto ciò, ormai all’ottavo anno di attività in tal senso, quel Pasquale d’Aniello, Direttore Tecnico dell’intero Progetto Volalto, passato attraverso una splendida estate azzurra. Già da qualche anno, infatti, dal gennaio 2011 per la precisione, d’Aniello fa parte stabilmente degli Staff delle Nazionali Giovanili con il compito di reclutare i migliori talenti nazionali per il Club Italia, vera fucina delle giovani campionesse del volley nostrano. La scorsa estate, però, a riprova della stima che gli viene riconosciuta nel Settore Tecnico Nazionale, gli arriva la più bella delle proposte. “Ero appena ritornato da una causa in Tribunale a Napoli – dice d’Aniello, che unisce a un’incrollabile passione per la pallavolo l’attività di avvocato – quando ho ricevuto la proposta di fare parte dello staff della Nazionale Italiana Pre-Juniores per il Torneo delle 8 Nazioni (importante appuntamento annuale del volley giovanile del vecchio continente). Per me è stato uno shock, non mi aspettavo di avere questa chance ed ho farfugliato una risposta positiva in un momento di grande emozione”. Il Torneo delle 8 Nazioni ha peraltro visto la nostra Nazionale sul podio per un inatteso bronzo: “Eravamo partiti con una squadra molto giovane per questa manifestazione, ma la grande applicazione delle ragazze più giovani (nate nel 1998) unita alla forza delle esperte (comunque nate nel 1996) ci hanno fatto ottenere una medaglia di bronzo pesantissima. La riprova del buon risultato è stata data anche dalla vittoria di due azzurre dei premi individualidella manifestazione: Veronica Piani, miglior centrale, e Giorgia Civita, miglior libero. Meglio non poteva andare.” Insomma, un gran bel risultato per chi pone, da buon aversano, la cultura del lavoro tecnico nel proprio approccio in palestra. “È stata una grandissima soddisfazione personale, ma credo che anche la mia città debba essere orgogliosa di un tale risultato, in fin dei conti io sono nato pallavolisticamente nelle palestre di Aversa e di ciò mi ricordo anche adesso che ho avuto il privilegio di misurarmi incontesti internazionali.” Un successo da condividere con la cultura della pallavolo aversana, come detto,ma anche con “tutte quelle persone che hanno creduto in me dal primo giorno. Devo citare i miei Presidenti, Giovanni Nugnes, il primo, Rolando Di Meo, Raffaele Petrarca, Padre Gennaro Lamuro e Gino Napolitano negli anni del Centro Ester, per finire a Guglielmo Moschetti e Agostino Barone. Senza il loro sostegno non sarei arrivato certamente fin qua.” Ma, smessa la maglia azzurra, un’altra stagione con le giovani “volaltine” già bussa alle porte: “Quest’anno sarà difficilissimo perché siamo saliti di categoria, ci aspetta la Serie C delle “over” dove andremo a confrontarci in un girone che già si preannuncia molto competitivo con gloriose atlete campane in campo. Ma sono certo che, come sempre, il tempo e la conseguente crescita delle ragazze ci darà ragione. Quello che è certo che sia io che il mio staff e le ragazze daremo sempre il massimo.” Insomma, un altro anno di duro lavoro attende il Volalto delle giovani con qualche importante novità: per la prima volta dall’inizio del Progetto nelle squadre rosa-nero giocheranno atlete provenienti da altre regioni. “Abbiamo avuto un grosso riconoscimento alla bontà del nostro lavoro da alcune realtà amiche del sud Italia, in particolare dalla Calabria: di là, infatti, provengono sia Giulia Speranza, mancina di Reggio Calabria del 1997, già in forza alla nostra prima squadra ma punto di riferimento della nostra “Under 18”, che Elisa Accorinti, altra mancina di Lamezia Terme del 1998, che giocherà con il gruppo della serie C.” Pare proprio che del Progetto Volalto e del buon lavoro messo in campo in tutti questi anni se ne stiano accorgendo anche altrove. Una responsabilità in più per il team normanno ma un’innegabile iniezione di fiducia che proviene anche dall’esterno del mondo della pallavolo campana.




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