Due autogoal, sei punti: lo zampino altrui dietro le vittorie del Gladiator



I calciatori del Gladiator ringraziano i tifosi (foto Andrea Salzillo)
I calciatori del Gladiator ringraziano i tifosi (foto Andrea Salzillo)

Una strana coincidenza accompagna le due vittorie consecutive del Gladiator. Osservando i tabellini delle gare contro Puteolana Internapoli e Grottaglie, è semplice intuire una doppia particolarità nella voce “Reti”. Sia dieci giorni fa al “Domenico Conte” di Pozzuoli che l’altro ieri al “Mario Piccirillo” di Santa Maria Capua Vetere, il Gladiator ha usufruito di due autogoal per conquistare l’intera posta in palio. Episodi favorevoli che si sono sviluppati sempre in azioni di calcio d’angolo, in momenti nei quali la compagine neroazzurra di Nunzio Di Somma stava eseguendo il massimo sforzo, pur di sbloccare il risultato. A Pozzuoli fu il terzino destro classe ’94 Ciro Carezza a mettere la firma sulle dimissioni di Salvatore Ambrosino, con una bella quanto sfortunata incornata, sugli sviluppi dell’angolo battuto da Alessio Bonavolontà, che baciò la traversa e si insaccò in rete. Domenica, invece, è stato il turno del centrocampista grottagliese classe ‘90 Salvatore D’Arcante a trafiggere il proprio portiere con una deviazione, nel tentativo di rinviare la palla crossata al centro dell’area da Raffaele D’Esposito. A rinforzare questa tesi, che vede le squadre avversarie particolarmente gentili con gli Audaci, ci si mette anche l’errore burocratico dell’ufficio segreteria del San Severo che, molto probabilmente, regalerà l’affermazione al sodalizio di Maurizio Gaudiano, per la posizione irregolare di Giuseppe Cesareo.




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