Il presidente della Maddalonese: “Quando potremo giocare a porte aperte sul nostro campo?”



Claudio Loffredo
Claudio Loffredo

A Maddaloni tempo di bilanci dopo la chiusura del Memorial Affinito di Aldo Affinito  e dello Street Soccer  dei fratelli Loffredo nella centralissima Piazza della Pace. Serate da tutto esaurito in termini di presenze e grande entusiasmo. Vasta la presenza di calciatori ammirati in eccellenza e promozione. La locale squadra di calcio da anni combatte con l’affannosa situazione del campo . Il presidente della Maddalonese Claudio Loffredo quasi si rammarica per la presenza di tanti calciatori che vorrebbero dare una mano per la squadra ma la realtà cozza con l’agibilità del campo. Il nodo resta sempre lo stesso:” Le amministrazioni in passato non ci hanno dato tempo addietro una mano per il campo.  Dovevamo prendere delle agibilità per gli ospiti e le abbiamo ottenute. Ora manca un bagno femminile. Quest’anno ci siamo prodigati per la squadra di calcio. Abbiamo quasi un titolo di promozione nelle mani ma a porte chiuse credo sia impensabile giocare facendo divertire i nostri ragazzi. Invito chiunque a giocare così. Il Maddaloni del futuro Ho già in mente la squadra. Abbiamo tante richieste di calciatori che a gran voce mi chiedono addirittura  l’eccellenza. Mi stanno chiamando da Cervino e San Marco Evangelista. Noi abbiamo il nostro stadio e con piccole somme possiamo giocare lì facendolo diventare agibile. Cominciamo dalla Promozione.. e poi si vedrà. Perché non ci viene data questa possibilità?

Con mister Scalera sono stato chiaro: in caso di partecipazione al prossimo campionato di Promozione metteremo subito un cartello relativo per tutti coloro che hanno smesso di giocare. Ci sono tanti giovani che vogliono giocare con noi. Li invitiamo per un provino e cercare di dare una mano per la magica maglia granata del Maddaloni”.



Mario Fantaccione


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