Di Tommaso precisa: “La Virtus Carano non scompare, ripartirà dal settore giovanile”



Il patron della Virtus Carano Emilio Di Tommaso
Il patron della Virtus Carano Emilio Di Tommaso

Il giorno dopo l’ufficializzazione della cessione del titolo in favore del San Marco Trotti, la cittadina caranese si è risvegliata con un’immensa malinconia. Una delle più ribelli frazioni di Sessa Aurunca lascia l’Eccellenza, dopo un biennio vissuto sempre nei piani alti della classifica, e inizia a studiare quale sarà il futuro della propria creatura calcistica. Con il passare delle ore, si delinea il quadro di come il calcio sopravvivrà alle pendici del Monte Massico. Innanzitutto bisogna chiarire cosa è stato stabilito nelle conclusioni della trattativa. Le dirigenze di Virtus Carano e San Marco Trotti si sono messe d’accordo per uno scambio di titoli che presenta una appendice importante. Mentre il San Marco Trotti disputerà il primo campionato di Eccellenza della propria storia, invece la Virtus Carano non usufruisce delle condizioni ideali per ripartire dalla Promozione e, quindi, ha già messo in vendita il titolo. Il patron aurunco Emilio Di Tommaso, artefice della favola con tre promozioni conquistate in quattro anni, non ha potuto compiere l’ennesima salvezza ed espone quale sarà il futuro del marchio massicano: “Ahimè, siamo stati costretti a cedere il titolo d’Eccellenza al San Marco Trotti, poiché sono venute meno le condizioni per lottare alla pari con le avversarie. Ho dato incarico al mediatore Paolo Filosa, affinchè contattasse le società interessate. La precedenza l’avuta il sodalizio della frazione di San Felice a Cancello, che per primo ci ha richiesto il titolo. Abbiamo attuato così questo scambio di titoli con il club del presidente Antonio Nuzzo, ma a noi non interessa la Promozione. Non ha senso ripartire da quest’ultima categoria, quando abbiamo appena messo la parola fine sull’Eccellenza. Ripartiremo con un grande settore giovanile, punto di riferimento per l’intero litorale domizio-aurunco con strutture all’avanguardia ed organizzazione di stampo professionistico”.

La querelle sulla denominazione e sede sociale. Il noto imprenditore caranese ribadisce il concetto di rinascita giovanile e manda un segnale forte agli sportivi: “La Virtus Carano non scompare. Il nuovo settore giovanile rappresenterà in tutto e per tutto la nostra creatura, infatti abbiamo firmato una scrittura privata in cui Antonio Nuzzo, presidente del San Marco Trotti, si impegna ad effettuare nel giugno 2014 il cambio di denominazione e sede sociale. In questo modo, tra un anno riprenderemo la totale ed esclusiva proprietà del nostro nome storico, di cui tanti fedelissimi cittadini caranesi vanno fieri ed orgogliosi”.



 Il progetto del settore giovanile. Infine Di Tommaso spiega come sarà strutturato il settore giovanile: “Finalmente potrò tornare a presiedere la società aurunca e mi attornierò di miei fidi collaboratori, come Lorenzo Fusco e Stefano Persico. Quest’ultimo avrà mandato di salvaguardare i rapporti con le società professionistiche affinchè possa nascere qualche rinomata collaborazione. Sarà un club che avrà una particolare predilezione per il sociale, infatti stiamo studiando il modo per venire incontro alle famiglie più disagiate. Già è al vaglio la proposta di garantire l’attività agonistica gratuita per tutti quei bambini che hanno problemi familiari. Saranno seguiti da educatori che accresceranno la loro crescita sul lato umano ed agonistico. In questo modo, speriamo che la Virtus Carano possa ritornare agli splendori di un tempo, dando precedenza al fantastico mondo del calcio giovanile”. 


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