Gomes, un trionfo nel nome di Gavagnin



Marica Gomes mentre si porta a casa la retina
Marica Gomes mentre si porta a casa la retina

Specializzata in promozioni, in vittorie, in triple su triple: passano gli anni, ma Marica Gomes sembra aver bevuto l’elisir dell’eterna giovinezza. Dopo una vita passata a vincere al Sud, ormai si è stabilita da tempo nelle Marche e quest’anno ha centrato l’ennesimo traguardo della sua straordinaria carriera (impreziosita anche da una convocazione in Nazionale). Civitanova Marche è in serie A2 dopo i playoff vinti meritatamente sul campo. Tempo di bilanci, dediche, ringraziamenti per la cecchina barese che fa ancora ammattire le difese italiane a suon di bombe.
“Alla fine i sacrifici premiano sempre, lo so è una frase di rito ma mai cosi tanto appropriata a quest’anno – attacca la guardia pugliese -. Tagliare la retina sul campo di Santa Marinella, quando abbiamo chiuso la serie, ha dato un senso a questa mia esperienza in serie A3”.
Una gioia immensa per Gomes che, però, ha già le dediche pronte…
“Quando si vince un campionato, come mi è successo già in passato, ci sono dediche e ringraziamenti da fare. La dedica va a due meravigliosi uomini che hanno riempito la mia vita ma che purtroppo questa volta non hanno potuto gioire insieme al mio fianco. Il primo è mio padre che sarebbe stato ancora una volta orgoglioso della persona che sono; il secondo è il mitico Giovanni Gavagnin che, come fece in passato a Caserta quando vincemmo il campionato di A2, mi disse semplicemente “brava” dandomi anche uno schiaffetto in testa ma facendomi capire tutto il suo affetto”.
Un grazie speciale, però, va a Guido Iaselli, suo marito, grandissimo cecchino scuola Juvecaserta, con un passato nelle minors di Terra di Lavoro…
“Eh sì, più di tutti devo ringraziare Guido che mi ha supportato in tutti i sensi e ancor di più sopportato: è semplicemente un grande uomo. Ai miei figli che solo un domani capiranno perché la mamma si ritirava tardi la sera”.
Gli altri ringraziamenti non mancano e la mente corre proprio alla nostra terra…
“Non posso non ringraziare anche i miei amici/che di Caserta e Maddaloni che mi sono sempre vicini. Grazie anche alle giovani avversarie quando mi davano della 40enne, grazie mi avete stimolato a fare ancora meglio. Per ultime, ma non a caso, grazie ad un gruppo di ragazze meravigliose: Emanuela Passeri, Silvia Piscini, Elena Ardito,Tania Montecucco, Gioia e Jessica Trobbiani, Veronica Perini, Chiara Bruscantini, Alma Serani e Carmen Vinciguerra che giocano perché amano questo sport ponendo molte volte la loro vita privata in secondo piano. Sono tutte ragazze che consiglierei ad ogni allenatore d’Italia perché, prima di esser serie giocatrici, sono delle oneste persone. Questa è stata la nostra vera forza e sono fiera di aver fatto parte di quello spogliatoio. E’ stato un anno che non dimenticherò mai”




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