Juve, è il grande giorno di Lele Molin



Lele Molin neo coach della Juvecaserta
Lele Molin neo coach della Juvecaserta

Dopo tanto parlare a distanza, dopo tante letture in giro per siti per cercare questo o quel dato tecnico o di carriera del passato recente e non, a Pezza delle Noci è giunto oggi il tempo dell’ufficiale ‘face to face’ con colui che nella prossima stagione sarà il nuovo condottiero bianconero: Lele Molin. Verrà, infatti, presentato oggi alle 16 all’interno delle mura della sala intitolata a colui che in 100 giorni ha messo in piedi il suo prossimo tempio del basket, il timoniere mestrino che ha accettato, ormai, più di qualche settimana fa l’offerta di Atripladi e quella di progetto a lunga scadenza del presidente Iavazzi, mettendosi in discussione non solo dal punto di vista personale, ma anche professionale dopo tanti anni da assistentato a grandi club ed essere stato spalla di uno dei migliori coach italiani, Ettore Messina. Con ogni probabilità gli ultimi due anni alle spalle di Trinchieri in quel di Cantù (dove, invece, sono andati Sacripanti ed Oldoini e dove stando alle ultime dichiarazioni da parte della stessa dirigenza brianzola non tira un’aria gradevolissima specialmente dal punto di vista economico ndr) non hanno soddisfatto le proprie mire di allenatore, mettendo un punto o quanto meno un punto e virgola alla sua carriera da spalla di lusso in grandi club e ripartire da una sfida che potrebbe rilanciarlo – non che ce ne fosse bisogno visto il pedigree che il mestrino si ritrova – nel mondo del basket tricolore. Sarà dunque il giorno per conoscere meglio la persona Molin, oltre l’allenatore, ma soprattutto per provare a carpire dal diretto interessato quelle che saranno le mosse o quanto meno le linee guida per la costruzione della squadra. Di sicuro degli argomenti dal punto di vista del roster da trattare nell’immediato ci sono e come ed ovviamente portano il nome di coloro che allo stato attuale presentano un minimo di legame contrattuale con la Juve. Primo fra tutti il capitano dell’ultima stagione Giuliano Maresca. Un professionista a 360 gradi che in più di un’intervista verso il finale della scorsa stagione, ha dimostrato e dichiarato a più organi di stampa locali, la propria volontà a restare a Pezza delle Noci e continuare il proprio rapporto con una città e con una squadra che ormai sente sua. L’ex Brindisi potrebbe essere uno dei punti fondamentali di quel punto di raccordo tra il passato recente ed il presente ed anche il futuro. Un punto di raccordo che conosce l’ambiente, che ha legato con il pubblico e che di sicuro potrebbe essere il leader giusto dentro e fuori dal camp, oltre al punto di riferimento per coach Molin per una sorta di intermediazione in determinati casi durante la stagione stessa. Senza contare che in campo, poi, potrebbe rappresentare una pedina fondamentale per la squadra grazie alle sue possibilità di giocare sia nello spot di guardia che in quello di playmaker aggiunto dando la possibilità di giocare con il più classico del doppio playmaker e quindi nello spot di ala piccola tattica, di giocare al fianco della guardia americana o anche del play americano con punti nelle mani evitando allo stesso l’incombenza di sprecare energie in fase di playmaking e quindi di portare avanti il pallone. Discorso simile se non identico sotto tutti i punti di vista per Marco Mordente. L’unica differenza tra i due in fase di trattative, però, è il legame pregresso. Il legame preesistente contratto per l’esterno romano, potrebbe far dormire, infatti, qualche sonno tranquillo in più alla dirigenza casertana, che nel caso dell’ex Treviso e Milano, dovrebbe iniziare tutto da capo. L’idea, però, potrebbe interessare e come, considerando soprattutto il ruolo che lo stesso Mordente ha svolto durante l’ultima stagione. Con un roster molto più lungo e senza problemi, anche il legame con Andrea Michelori potrebbe essere più di un qualcosa di interessante. Logico che il lungo milanese utilizzato come pedina uscendo dalla panchina e sparare in un amen tutta l’energia che può dare, rappresenta una condizione ed un’opzione molto più gustosa per il palato di Molin cosi come lo poteva essere per Sacripanti che lo aveva già utilizzato in questo senso nell’anno della semifinale scudetto persa contro Milano. Anche per l’ex Biella (lanciato direttamente da Atripaldi e quindi un rapporto particolare con lo stesso nuovo giemme della Juve ndr) il contratto o il vincolo che lo lega alla società di patron Iavazzi, rappresenta un ottimo punto di partenza. Punto di partenza che fino all’arrivo di richieste ed offerte dalla Spagna era considerare allo stesso modo anche per Stevan Jelovac, che ora dovrà effettivamente valutare l’offerta bianconera e decidere se dopo l’ottimo campionato alla Juve, vorrà intraprendere una strada diversa. Intanto in attesa della conferenza stampa di oggi e l’annuncio di colui che ormai è considerato l’indiziato numero uno ed il prescelto per affiancare Molin in panchina, Giacomo Baioni, continuano ad essere monitorati giocatori che potrebbero rientrare all’interno dell’ottica bianconera, sempre a condizione che l’asticella per il monte ingaggi venga abbassata di quel tanto che basta per rientrare all’interno delle casse di Terra di Lavoro. I nomi sono quelli di Linton Johnson che sembrerebbe essere uscito fuori dalle mire di Avellino e che con moglie casertana potrebbe praticamente restare a ‘casa’ anche nella prossima stagione. Con tetto ingaggi abbassato persino l’addio di Eze da Siena potrebbe rappresentare un’idea non poco interessante per il nuovo timoniere bianconero. 




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