Ripescaggi Lega Pro: Campobasso e Andria spacciate, per la Torres è lotta contro il tempo



Il presidente dell'Andria Bat De Pasquale
Il presidente dell’Andria Bat De Pasquale

La Casertana sta provvedendo ad allargare la società dividendo le quote tra Lombardi, Corvino, Pascarella e altri imprenditori che in queste ore stanno incontrando il paresidente rossoblù. Il nodo principale è però la questione ripescaggi. Al momento Campobasso  e Andria sembrano spacciate. I molisani, nonostante il cambio societario, hanno debiti per oltre 700 mila euro e non riusciranno entro lunedì a presentare la domanda di iscrizione. Indebitata anche la formazione pugliese che, viste le inadempienze economiche, ripartirebbe dalla Seconda Divisione con una fortissima penalizzazione (tra i dieci e 16 punti). Entrambi i club starebbero pensando di ricominciare dalla quarta serie.  Ore decisive in casa Torres. Una cordata laziale capeggiata dal commercialista Capitani, domani raggiungerà Sassari per provare a salvare il club. Serviranno soldi liquidi per garantire l’iscrizione in Seconda Divisione, più un budget per l’allestimento della rosa. Volando dare una percentuale alla salvezza dei rossoblù non si arriverebbe al 30%. Alla fine dovrebbero farcela sia la neopromossa Bra (si sta muovendo il comune con una serie di sponsor) sia il Martina Franca che diventerà società satellite della Ternana. Infine non si hanno notizie da Poggibonsi dove qualche settimana fa patron Pianigiani aveva lasciato intendere di voler lasciare qualora non fossero arrivati contributi da imprenditori locali. Allarme rientrato e giallorossi che dovrebbero essere regolarmente in Lega Pro. Tremano l’Aprilia e la Sambendettese. La proprietà della formazione laziale sta valutando l’iscrizione al campionato sia per i costi che per il poco apporto di pubblico. Invece, per i marchigiani si attende ancora il passaggio di quote della società e a quanto pare dovrebbe essere annunciata in una conferenza stampa in questa settimana, ma a quanto pare nn ci sono acquirenti, anche se è stato organizzato un azionariato popolare. Per ora, dunque, rischierebbero forte soltanto due formazioni, ma lunedì è il giorno della verità per tutte le altre.




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