Tante piste, settimana decisiva per il coach



Atripaldi e Iavazzi
Atripaldi e Iavazzi

Andato in archivio ancora un fine settimana, andato in archivio ancora un weekend con gli occhi ben puntatati dalla finestra del Palamaggiò verso l’orizzonte dei coaches per provare a scrutare la possibilità di individuare con certezza quello che alla fine siederà sulla panchina bianconera della prossima stagione. Ad onor del vero qualche nome e sagoma in quell’orizzonte c’è già, quello che ci sarà da capire in questa settimana verso quale di queste sagome la lente di ingrandimento casertana aumenterà il proprio zoom per provare ad archiviare un altro file e fascicolo di enorme e vitale importanza per quanto riguarda quella che ormai è l’unica preoccupazione fondamentale della società di Pezza delle Noci, considerando che ormai la parte societaria e quella dirigenziale sono ormai acqua passata grazie a Lello Iavazzi e alla decisione di marco Atripaldi di aderire al progetto triennale dal primo presentatogli durante le settimane scorse. Preoccupazione che dopo giovedì scorso, è finita tutte sulle spalle dell’ex general manager dell’Angelico di Biella che da venerdì non fa altro che spulciare profili, essere a contatto con procuratori e diretti interessati per capire, ovviamente, quale degli allenatori sussurrati da radio mercato o meno, possa fare al caso della Juve non solo dal punto di vista del progetto e del programma stagionale, ma anche dal punto di vista economico. Un dato quest’ultimo che parrebbe essere l’angolo più importante da smussare e sul quale lavorare per arrivare, per esempio a Cesare Pancotto. Più che un tira e molla sul probabile ingaggio, ci sarebbe da prendere in considerazione e valutare il rapporto che lo stesso ha con Avellino che ormai ha deciso di disfarsi del coach che li ha portati alla salvezza lo scorso anno dopo un campionato al limite del disastroso, sognando a tratti anche la super impresa dei playoff, cosi come i bianconeri di Sacripanti. In Irpinia, infatti, si aspetta solo di sapere come agire per poter affidare il tutto nelle mani di Frank Vitucci ed iniziare un lungo ciclo che dovrebbe, stando alle voci di mercato e le intenzioni della dirigenza di primo piano. L’ex allenatore di Bologna e di Barcellona, però, non è certo l’unico sul quale stando a basket mercato, la Juve pare abbia posto gli occhi. Al suo fianco è tornato, infatti, di moda l’idea di provare a portare a Caserta Nando Gentile che nella prima parte dei rumors estivi era stato posto nella lista dei vari general manager e quindi passare dalla panchina alla scrivania. L’appartenenza territoriale e lo scudetto cucito sul petto, sembravano essere due caratteristiche fondamentali per ridare quel pizzico di entusiasmo in più anche in sede di campagna abbonamenti puntando tutto sul lato romantico e sentimentale della questione. Un’idea che aveva interessato anche Sandro Dell’Agnello che dopo l’ottima stagione a Forlì nonostante i tanti problemi economici e di partenza è riuscito a trovare la strada dei playoff con una squadra giovane e con soli due italiani. Un campionato che gli è valso la chiamata di quasi mezza Italia, anche se le uniche due che al momento uno degli autori dello scudetto casertano, sta prendendo in considerazione è quella della Juve e quella della Scavolini Pesaro. Nelle marche c’è l’altra parte della coppia che a Forlì ha fatto cosi bene e cioè Ario Costa divenuto ormai settimane addietro il nuovo giemme pesarese. Dalla sede della Scavolini, infatti, parrebbe essere arrivato già il contratto per Sandrokan e sul quale lo stesso livornese dovrebbe solo apporre la propria firma per considerare chiusa la questione. La chiusura, però, sarebbe dovuta arrivare entro questo fine settimana, se non fosse stato per il nuovo tentativo bianconero di poter pensare ed ascoltare quanto meno la proposta di Atripaldi e Iavazzi. Richiesta che ha rallentato il tutto e che ha lasciato in sospeso le due franchigie, anche se i rumors proveniente dagli ambienti del basket mercato, parlano ancora di una Pesaro in vantaggio sul club all’ombra della Reggia. Un vantaggio che ha rimesso Atripaldi e la Juve ancora una volta allo sfoglio della margherita, dalla quale sembra essere arrivato il nome più suggestivo ed intrigante fino a questo momento: Sasha Djordjevic. L’ex allenatore e giocatori di Milano con esperienza di panchina anche con Treviso, infatti, vorrebbe tornare ad allenare in Italia e quale occasione giusta della Juve che lo sceglierebbe come sua prima scelta e come timoniere al quale affidare la ciurma della prossima stagione. Un nome importante nel basket tricolore e non solo, vista la sua gloriosa carriera, al quale dalle ultime news si dovrebbe affiancare un nuovo assistant coach, dal momento che da Cantù sembra stia maturando l’idea di ricomporre la squadra vincente negli ultimi quattro anni a Caserta con Oldoini al fianco di Sacripanti. Ad onor del vero un secondo allenatore la Juve ce l’avrebbe in casa, la stessa do Sergio Luise e cresciuto e fatto tutti gli step importanti della propria carriera di allenatore e dove ha collaborato in maniera stabile all’interno dello staff tecnico della Juve essendo stato parte integrante di quel trio importante con Sacripanti ed Oldoini. Questione staff tecnico che verrebbe messa in conto anche nel caso si dovesse pensare all’ex Vanoli Attilio Caja che nel corso del weekend è stato altro nome caldo del panorama bianconero. Dulcis in fundo il pacchetto giocatori. Stefano Gentile resta il desiderio principale di Atripaldi e punto focale dal quale ripartire. Al suo fianco in una sorta di effetto domino, poi, dovrebbero restare (anche in base ad un vincolo contrattuale che andrebbe valutato cosi come per il figlio di Nando che però ha l’uscita dalla sua parte e non quella della società ndr) Maresca, Michelori e Jelovac. Non Jonusas, mentre parrebbe perseguibile l’idea e la pista di una riconferma anche di Marco Mordente.




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