Casertana, con Capuano pronto anche il tm Antonio Miele: “Sarebbe un onore”



Il team manager Antonio Miele (Foto sportpontino)
Il team manager Antonio Miele (Foto sportpontino)

In caso di ripescaggio in Seconda Divisione lo staff tecnico della Casertana sembra definito. Detto di Eziolino Capuano che sarebbe in pole per la panchina, lo seguirebbe il vice Giuseppe Padovano e anche il team manager Antonio Miele. Nessuna ufficialità, ovviamente, ma questa ‘squadra’ sarebbe pronta per la Lega Pro. Lo conferma lo stesso Miele che non nasconde i colloquio con il presidente Lombardi: “Con Giovanni – svela l’ex Fondi – ci lega un’amicizia che esula dallo sport. Lo conosco da molto tempo e oltre a stimarlo come uomo e imprenditore lo ammiro come dirigente sportivo. E’ nel mondo del calcio da tempo e sa come vanno le cose. Quando arrivò a Caserta ero convinto che avrebbe riportato i rossoblù nel calcio che conta. So che la trattativa per allargare la società è a buon punto e spero presto di leggere buone notizie. Io a Caserta? Dire che ne sarei onorato è poco. Con Eziolino Capuano siamo spesso venuti al Pinto a vedere da vicino la squadra. E’ vero, con Lombardi ne abbiamo parlato a lungo, ma fino a quando non avverrà la divisione delle quote non è possibile definire i dettagli. Lavorare in una piazza come Caserta è il sogno di tutti e francamente posso dire di conoscerla molto bene essendo stato amico di Enzo Cuccaro e Franco Grillo ai tempi d’oro. Ho vissuto da vicino tutta l’epopea della grande Casertana, le dieci vittorie consecutive, la promozione in serie B e purtroppo anche la retrocessione. Poter dare il mio contributo sarebbe stupendo. Non dipenderà ovviamente solo da Lombardi poichè la società sarà composta da altri imprenditori ed è giusto valutare attentamente ogni progetto. Sicuramente se chiamassero arriverei di corsa. E poi lavorare con Nicola Pannone sarebbe un privilegio”. Su Capuano  non ha dubbi: “Eziolino sarebbe l’uomo giusto per la Casertana. Lui ama squadre blasonate, ha bisogno del calore dei tifosi e in ambienti del genere riesce sempre ad esprimersi al meglio. Forse a volte eccede nell’esternare alcuni concetti, però è il miglior allenatore con cui abbia lavorato e meriterebbe palcoscenici di A e B. I risultati si ottengono non solo con i grandi uomini e bravi calciatori, ma anche attraverso adeguati stimoli che esaltino le doti dell’allenatore. Ora però sarà fondamentale costruire base solide da cui ripartire. Per l’aspetto tecnico-dirigenziale ci sarà tempo”.




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