La Juve sfoglia la margherita, spunta anche Djordjevic



Djordjevic è nella lista della Juvecaserta
Djordjevic è nella lista della Juvecaserta

Un fine settimana rovente al di là delle temperature atmosferiche, quello che sta andando in archivio con la giornata di oggi a Pezza delle Noci. Un fine settimana in cui messo da parte l’affare e la presentazione ai media locali del nuovo General Manager Atripaldi, il clamore e gli occhi di tutto il mondo ed il popolo bianconero si è logicamente spostata sull’altra questione di vitale importanza per la prossima stagione: il coach. Una questione delicata ed importante quanto se non più di quella del dirigente che a partire da giovedì scorso è divenuto la mente, il braccio e la parola della proprietà di Terra di lavoro (ovvio che il tutto che viene pensato deve essere passato al vaglio del nuovo patron Lello Iavazzi con il cui benestare, poi, l’ex Gm di Biella potrà agire e do operare senza nessuna riserva ndr). Una questione di cui Atripaldi si è immediatamente preso carico nell’immediato dopo conferenza, quando in serata ha messo in moto i primi contatti per provare a rendere tutto il resto rapido ed indolore come nella pubblicità di una nota marca farmaceutica. Contatti che in un paio di giorni hanno portato i vari livelli dei rumors ad innalzarsi notevolmente specialmente in relazione ai nomi che come il termostato casertano, sono diventati al limite dell’incandescente. Il primo, ovviamente resta quello legato al nome di Pancotto. L’allenatore che ha regalato la gioia di una salvezza ad Avellino, arrivando in corsa e con una situazione di classifica praticamente sotto le scarpe, è stato messo da parte con la voglia da parte della società di affidarsi, ancora una volta dopo la prima volta in passato, a Vitucci che ha lasciato Varese tempo fa dopo una stagione al limite della perfezione e conclusasi solo ed esclusivamente al cospetto di coloro che poi alla fine avrebbero alzato il tricolore. Una decisione che ha rimesso sul mercato il coach anche di Barcellona in Legadue e che è finito, anche per la vicinanza tra le due compagini, immediatamente sul taccuino della Juve prima ancora che Atripaldi venisse investito del crisma dell’ufficialità da dirigente bianconero. Una pista, però, non facile da perseguire senza superare tanti ostacoli e con ogni probabilità tutti di natura economica. Motivo per cui quella che nella serata di venerdì sembrava essere divenuta la strada principale da perseguire e che portava il nome di Caja, è passata in pole position. La solitudine in vetta ai rumors casertani dell’ex coach della Vanoli che a Cremona è entrato in corso due stagioni fa completando la salvezza per poi essere esonerato in corsa della scorsa annata lasciando il posto a Gresta, però, è durata il tempo di una notte (cosi come sembra durato pochissimo il pensiero di arrivare a Marco Calvani ndr). Già perché come è stato riportato anche sui queste pagine, già nella giornata di venerdì erano entrati all’interno dei corridoi di basket mercato i sussurri di un coach di nazionalità diversa da quella italiana, ma che l’Italia la conosceva molto bene per esserci già stato. Sussurri che nella mattinata di ieri sono esplosi in vere e proprie voci passate tra i rami di Pezza delle Noci. Ovviamente le voci riguardano il nome ed il probabile clamore che potrebbe l’arrivo di Sasha Djordjevic all’ombra della Reggia. Una pista suggestiva ed affascinante, dunque, quella di portar alla guida della Juve l’ex giocatore di Milano, Pesaro, in Italia e Real Madrid e Barcellona i Spagna tanto per citare alcune delle ‘jersey’ (canotte ndr) che ha indossato nella sua gloriosa carriera. Ma l’Italia, Djordjevic, l’ha vissuta anche guardando il tutto dalla panchina prendendo le redini del coaching staff dell’Olimpia Milano nella stagione ‘06/’07 (34-16) e quella di Treviso nel 2011 (13-32). L’esperienza veneta, poi, non è nemmeno tanto lontana dal basket ammirato nel nostro campionato negli ultimi tempi e quindi ancora al passo con i tempi tricolori. Ovviamente il tutto è ancora ad uno stadio pre-embrionale, ma l’idea potrebbe stuzzicare la proprietà in modo da regalare una ventata d’aria fresca ad un ambiente che ha dimostrato di essere in vena di cambiamenti. Gli stessi, però, che lo stesso Atripaldi vorrebbe evitare per quanto riguarda la costruzione della squadra, o quanto meno conservare una parte della scorsa stagione e riproporla come base da cui ripartire. Base rappresentata dal pacchetto dei giocatori dove alcuni nomi lo stesso Atripaldi ha già messo sulla scrivania dei media come idee di trattative da seguire per il prossimo roster. Il tentativo numero uno di conferma, quindi, riguarderà Stefano Gentile che intanto con la maglia azzurra della nazionale ha avuto un piccolo problema muscolare che non gli ha permesso di esordire alle prime uscite dei Giochi del Mediterraneo. Il figlio di Nando, infatti, rappresenta il sogno nel cassetto prima del giemme e poi di Iavazzi, anche se la Juve deve combattere la concorrenza di club anche di alto livello che dopo la scorsa stagione gli hanno messo gli occhi addosso. Il passo immediatamente successivo è quello che porta il nome di Stevan Jelovac. Il serbo era nella scorsa stagione un obiettivo di Biella e quindi proprio di Atripaldi che ora che ce l’ha già ad uno schiocco di dita non vuole certo farselo scappare ancora dalle mani. A seguire i vari Maresca, Michelori che proprio con Biella ebbe l’inizio della sua parabola ascendente per poi finire a Marco Mordente con il quale si proverà a replicare anche per la prossima stagione. Molto più difficile op quasi impossibile la riconferma di Jonusas che non ha convinto la proprietà.




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