Sospiro di sollievo, la Juve ci sarà



Il Palamaggiò continueràad ospitare le gare della Juve
Il Palamaggiò continueràad ospitare le gare della Juve

Le tappe sono delineate, il planning è stato stilato, cosi come la strategia da adottare in una fine del mese di maggio che ha visto la Juve attraversare dei momenti di alto ottimismo ed alti di basso pessimismo sulla proiezione del bianco e del nero di Pezza delle Noci avanti nel futuro prossimo del basket italiano, verranno delineate questo pomeriggio alle 18. Dei momenti di alto ottimismo che sono partiti dalla decisione del presidente Iavazzi di non mollare la prese, di non abbandonare la nave casertana al termine della stagione scorsa, quella dei miracoli, quella dei grandi risultati nonostante gli avvenimenti avversi sia in campo, con giocatori partiti dopo un non nulla, che fuori dal campo dove la questione Gianluca Galimberti ed il fantomatico salvatore del basket bianconero, non può non essere messa in primo piano. Un buco nell’acqua, quello del broker bolognese, che aveva lasciato più di qualche perplessità sulla possibilità di continuare a fare basket all’ombra della Reggia se non attraverso il canale tenuto aperto dallo stesso Iavazzi, che però nello stesso tempo era rimasto più che scottato dalla questione Galimberti. Ma nonostante tutto, non ha mollato perché cullato e conquistato dalle vittorie, dall’attaccamento che i vari Maresca, Michelori, Mordente, Gentile, Jelovac e tutti gli altri hanno dimostrato fino all’ultimo giorno di scuola contro Reggio Emilia. Soprattutto conquistato dal calore della gente che seppur non numerosa, non ha smesso di sostenere lui come vertice della stanza dei bottoni del Palamaggiò, ma una squadra che da par suo ha sempre avuto il merito di conquistarsi con il predetto attaccamento tutti gli applausi di fine partita al congedo dalla scorsa stagione. Gli stessi che al momento di raggiungere il centro del campo insieme a tutto lo staff tecnico e giocatori, gli sono stati tributati incessantemente uscendo dal campo con l’idea e la voglia di non far morire tutto quello che stava vivendo e che avevano vissuto tutti i casertani ‘cestofili’. Una voglia che però era condizionata da aiuti sostanziali, da ricerca di nuove basi su cui posare il futuro della Juve e non dipendere solo ed esclusivamente dai propri apporti. Ed ecco arrivare i punti di alto ottimismo. Prima Corvino poi Barbagallo e tutto sembrava avviarsi verso il meglio. Ma per ogni discesa c’è sempre, prima o poi, anche una salita. Prima l’inconcludente tavola rotonda con il Sindaco Del Gaudio ed il Comune di Caserta, poi l’addio inaspettato di Corvino verso il calcio e d’un tratto una situazione societaria che era tornata al punto di partenza con la sola differenza della presenza di Barbagallo. «Da tifoso lo farei subito, da imprenditore ci sto e ci devo pensare tanto». Queste le parole che seguirono la decisione di Corvino di abbandonare la nave bianconera lasciando l’opzione Iavazzi solitario come unica possibile, considerando anche il silenzio assordante intorno a Pezza delle Noci dal punto di vista economico e di sponsorizzazioni. Parole che hanno echeggiato forte e chiaro per tutta la provincia di Caserta fino ad arrivare alle orecchie del presidente Zinzi che ha accettato nella scorsa settimana di sedersi all’ennesima tavola rotonda con le istituzioni locali nel tentativo di trovare una soluzione definitiva al problema e mettere a posto le cose anche nel basket dopo le buone notizie arrivate nel calcio e quindi di rimettere Juvecaserta e Casertana al top delle eccellenze sportive di questo territorio. I continui rinvii, però, avevano portato nei giorni scorsi a pensare che non ci fossero vie d’uscita e che quindi la scelta al bivio della ricapitalizzazione o liquidazione, Iavazzi avrebbe dovuto prenderla da solo. Stando ai rumors e alle voci di corridoio, però, l’aiuto tanto atteso potrebbe arrivare a breve e con ogni probabilità proprio dal ‘face to face’ con il presidente Zinzi. Quello che non rientrerebbe nei piani di Iavazzi, però, è il tipo di aiuto. Non un socio e quindi un imprenditore pronto a mettersi in tasca quote della società, ma uno sponsor. Ed allora questo pomeriggio, dopo l’assemblea straordinaria della mattinata, le comunicazioni del presidente Iavazzi alla stampa casertana, potrebbero riguardare la sua presa quasi totale delle quote della società (90% in suo possesso ed il 10% a Barbagallo che fino alla fine è rimasto al suo fianco ndr) e l’annuncio di uno sponsor di valore e portata che renda questa decisione meno pesante dal punto di vista del ‘vil denaro’ da mettere a disposizione in termini di budget per la prossima stagione. Uno sponsor che i rumors sono pronti a far rientrare all’interno di una categoria di marchi rinomati e quindi di prima fascia delle bevande e non certo delle acque (potrebbe essere un marchio legato al caffè ndr). Insomma la luce in fondo al tunnel che nelle ultime settimane si era allontanata sensibilmente e nascosta dietro una curva altrettanto sensibilmente lunga da percorrere, sembra essere riapparsa magicamente e potrebbe essere raggiunta questo pomeriggio quando tutti i rumors verranno fugati dalle parole di colui che a conti fatti ha già conquistato un posto da ‘eroe’ all’interno della storia del basket bianconero. Basket casertano che ieri pomeriggio ha visto scritto un altro capitolo inedito all’interno della storia della palla a spicchi. Ha avuto luogo, infatti, nel tardo pomeriggio di ieri – nonostante le condizioni climatiche non bellissime – il primo flash mob cestistico. Un’iniziativa nata per caso e che si è tramutata in tanti tifosi, in tanti cestisti che muniti di palloni hanno marciato dal Monumento dei Caduti e attraversando il cuore della città sono arrivati fino alla Reggia. Un palleggiare continuo che ha mostrato quale sia il battito pulsante di Caserta come città del basket e del basket nella città di Caserta.




error: Content is protected !!
P