Tolleranza zero negli stadi, la Questura di Caserta usa il pugno duro contro la Brigata Spartaco



La Brigata Spartaco
La Brigata Spartaco

Roberto Maroni, attuale presidente della Regione Lombardia, lo aveva annunciato sin dal momento in cui, nel 2008, Silvio Berlusconi gli ha affidato l’incarico di Ministro dell’Interno. “Tolleranza zero contro la violenza negli stadi”: queste le parole del segretario nazionale della Lega Nord che ha cambiato registro nel modo di combattere questa problematica rispetto ai suoi predecessori. Ebbene sì, quella tanto decantata tolleranza zero è stata messa in pratica senza esitazioni nei confronti dei tifosi del Gladiator, per i fatti avvenuti al termine della gara tra i nerazzurri ed il Foggia che è andata in scena domenica 12 maggio 2013. I vertici delle forze dell’ordine della Provincia di Caserta hanno utilizzato il pugno duro ed hanno applicato la legge contro dieci tifosi, appartenenti al gruppo ultras Brigata Spartaco, i quali hanno ricevuto il D.A.S.P.O. (divieto di assistere a manifestazioni sportive) per ben cinque anni. Per questi supporters, accusati di resistenza e minacce a pubblico ufficiale, sarà vietato entrare nello stadio per cinque anni e, per di più, sarà d’obbligo presentarsi in Questura per apporre le proprie firme durante l’orario delle partite del Gladiator.

Ecco la nota stampa diramata dal commissariato della Polizia di Stato di Santa Maria Capua Vetere.



“In data 12 maggio presso lo stadio Piccirillo in Santa Maria Capua Vetere i tifosi sottoelencati appartenenti al gruppo ultras denominato Brigata Spartaco, a causa dell’eliminazione della locale squadra del Gladiator dal turno dei play off, davano luogo a forti proteste che si concretizzavano in tentativi di aggressione in danno della squadra ospite del Foggia, della terna arbitrale e del commissario di campo che aveva decretato la sconfitta del Gladiator. Grazie al servizio di Ordine Pubblico opportunamente predisposto, coordinato sul posto dallo scrivente, venivano evitate conseguenze pregiudizievoli per la squadra che defluiva opportunamente protetta. Venivano ulteriormente evitate conseguenze dannose per la terna arbitrale e per il commissario di campo oggetto di ripetuti attacchi da parte della suddetta tifoseria. Infatti i tifosi tentavano ripetutamente di sfondare il portone di accesso agli spogliatoi e contestualmente lanciavano bottiglie ed oggetti contundenti contro la squadra ospite. In un contesto di isteria dovuta all’eliminazione della squadra di casa, i tifosi della Brigata Spartaco, avevano come obiettivo principale l’arbitro, reo, secondo il loro parere, di non aver gestito la gara con la doverosa imparzialità. Da ultimo, tentavano di aggredire l’autobus della squadra ospite bloccando ripetutamente il traffico veicolare. I sottoelencati tifosi venivano quindi denunziati per i reati contro l’ordine pubblico e contro i pubblici ufficiali, tra cui resistenza aggravata, interruzione di pubblico servizio, minaccia a pubblico ufficiale. Inoltre, il Questore della provincia di Caserta, su proposta dello scrivente (il dirigente Trocino ndr) emetteva dieci provvedimenti di Daspo validi per 5 anni, che venivano notificati ai sottoelencati indagati nella decorsa serata di ieri”.

Liccardo Emanuele, nato a Santa Maria Capua Vetere il 13.06.1991,

Fatone Italo nato a Caserta il 12.08.1993,

Funiciello Mauro nato il 17.04.1972 a S. Maria Capua Vetere,.

Cecere Gianfranco, nato a Santa Maria C. V. il 07.11.1973,

Mattucci Gabriele, nato a San Tammaro il 27.05.1979,

Capitelli Mario, nato a Santa Maria C. V. il 18.08.1982,

Prete Domenico, nato a Capua il 24.01.1981, residente in S. Maria C. V. ;

Verrillo Luigi, nato a Santa Maria C. V. il 05.10.1970,

Castaldo Paolo, nato a Capua il 24.07.1976,

Cecere Gaetano, nato a S.Maria C.V. il 21/06/1991

 


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