Il problema stadio ‘Piccirillo’, la parola all’assessore Busico



Lavori al Piccirillo
Lavori al Piccirillo

La querelle nata attorno allo stadio ‘Piccirillo’ di Santa Maria Capua Vetere pare essere una di quelle telenovelas sudamericane infinite. I lavori promessi a settembre sono partiti a novembre e dopo pochi giorni si sono fermati. Santa Maria è una città storica e quindi dopo il rinvenimento di scheletri durante gli scavi per la nuova tribuna si è fermato tutto per il parere della Sovrintendenza che ha dovuto compiere dei saggi, attendere i risultati e poi dare il proprio parere. La palla è passata poi al Genio Civile che dopo l’iter di approvazione del progetto ha dato solo qualche settimana fa, con l’Amministrazione  che avrebbe fatto risistemare il progetto per degli errori di calcoli e quindi si potrebbe dire che la telenovela sammaritana sta per giungere al termine. Intanto lo stadio è un punto fondamentale del futuro del Gladiator, se non altro per una questione di immagine e di decoro per chi assiste ai match interni dei nerazzurri. Su questo si è soffermato più volte il patron del sodalizio sammaritano Lazzaro Luce affermando: “Uno spettacolo di livello ha bisogno di un teatro di un livello simile se non maggiore”. Da questi ritardi si è arrivati a fine maggio, a campionato di Serie D terminato, con un progetto sospeso, ma con i relativi fondi stanziati. L’assessore allo Sport di Santa Maria Capua Vetere, Paolo Busico (il papà era socio del Gladiator negli anni d’oro) ha tenuto a sottolineare: “Il Gladiator è un pezzo importante della storia sammaritana – chiarisce l’assessore – e il Comune ha tutto l’interesse affinché la situazione si risolva al meglio. Abbiamo avuto l’ok da Sovrintendenza prima e Genio Civile pochi giorni fa, quindi i lavori si faranno sicuramente, anche perché c’è stata una determina di spesa approvata. Nei prossimi giorni diffonderemo tutta la documentazione inerente la struttura in modo da fugare i dubbi di società e tifosi che giustamente reclamano un impianto che sia degno di tale nome”.

L'assessore allo Sport di Santa Maria Capua Vetere, Paolo Busico (foto internet)
L’assessore allo Sport di Santa Maria Capua Vetere, Paolo Busico (foto internet)

In settimana dovrebbe tenersi un incontro tra la società e il Comune, a quanto pare slittato di qualche ora. Luce ha minacciato di abbandonare la città del Foro qualora il tutto non si risolva, se non proprio ad inizio della prossima stagione, ma massimo qualche settimana dopo. I tempi ci sarebbero tutti, ma l’entourage del manager suessolano è stato già contattato da altre piazze importanti come Cava de’ Tirreni, Pomigliano, Torre del Greco, mentre col Savoia non ci sarebbero stati i presupposti per una trattativa. La società ha ribadito nell’incontro con squadra e tifosi la settimana scorsa di voler restare, ma di dover valutare la situazione legata al campo sportivo. Anche perché con l’iscrizione alla Serie D (per la quale già ci sono i soldi, 50mila euro) si dovranno presentare, come di norma, le garanzie relative all’utilizzo e all’agibilità dell’impianto sportivo, altrimenti si rischia di emigrare, nonostante gli interventi del sindaco con l’assunzione di responsabilità diretta dell’ente comunale a far disputare le gare al ‘Piccirillo’. Manca poco e basta poco tra le due parti per fare ‘pace’ e per far ripartire il progetto nerazzurro che quest’anno ha fatto divertire i tifosi, anche se ci si aspettava più pubblico sugli spalti (sventrati per metà) del ‘Mario Piccirillo’ che fino a 90 anni fa era, udite udite, un cimitero. Ecco perché anche il terreno di gioco è un problema.




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