Hermes Casagiove, Casaccio: “Buon 4° posto, ora dobbiamo capire cosa fare da grandi”



L'allenatore dell'Hermes Casagiove Vincenzo   Casaccio
L’allenatore dell’Hermes Casagiove Vincenzo Casaccio

L’Hermes Casagiove eguaglia il piazzamento della scorsa stagione e sfiora il massimo traguardo raggiunto in trenta anni di storia. La compagine del presidente Michele Corsale chiude il secondo anno consecutivo in Promozione al quarto posto, ma ci sono tante differenze che possono essere riscontrate nelle due stagioni. In primis il raggruppamento, infatti lo scorso anno i giallorossi furono inseriti nel Girone C (per intenderci, quello a maggioranza beneventano-avellinese), mentre quest’anno hanno partecipato al Girone A. La cosa in comune tra le due annate è la presenza di due corazzate che hanno stravolto gli equilibri (l’Acerrana e l’Intercasertana sono state seguite quest’anno da Frattese e Quarto, che si giocheranno il passaggio in Eccellenza domenica pomeriggio alle 16.30 all’Alfredo Giraud di Torre Annunziata). Di diverso aspetto è anche il ruolo del roster di Enzo Casaccio. A dispetto di allora, quando i giallorossi furono soprannominati come la matricola terribile, in questa stagione Tommaso Merola & soci sono passati al gradino successivo, identificandosi come una delle selezioni più attrezzate per la lotta al vertice e occupando quel terzo posto,s svanito solo nelle ultime giornate. Non ha nulla da rimproverare ai suoi ragazzi l’allenatore Vincenzo Casaccio che si sofferma a trarre le conclusioni dell’annata appena terminata: “E’ stato un campionato entusiasmante. Dopo la falsa partenza nessuno si sarebbe aspettato una stagione da vertice ed invece, a furia di vittorie, abbiamo avuto il prestigio di respirare l’alta classifica. Il nostro rammarico per la mancata disputa dei play-off viene attenuato dal fatto che, davanti a noi, avevamo due armate che non hanno nulla a che vedere con questa categoria. Confermare il quarto posto vale oro per tutte le difficoltà riscontrate durante la stagione, a partire dalla struttura che penalizza e non poco il nostro gioco. Il rammarico più grande rimane il terzo posto, poiché ci siamo fatti sfuggire un piazzamento che avremmo meritato senza esitazione. La differenza tra noi ed il San Marco Trotti sta nel fatto che loro hanno portato a compimento sei acquisti importanti a dicembre, da Pagliuca a Spinosa fino a Mazza ed Isidoro Izzo. Questo calciatori hanno dato quella spinta in più al club sanfeliciano”. L’allenatore casertano non può non effettuare i ringraziamenti di rito: “E’ doveroso per me fare i complimenti a tutti i componenti dello staff che mi ha supportato in questa stagione. Cito il vice Giuseppe Lemma, il preparatore atletico Ciro Zampella a cui auguro le migliori fortune in Germania, il preparatore dei portieri Amedeo Pescatore, il massaggiatore Umberto Mastellone, il responsabile della prima squadra Salvatore Saldamarco, il direttore generale Roberto Corsale ed il presidente Michele Corsale: compagni di viaggio di una stagione indimenticabile”. Infine, Enzo Casaccio si sbilancia sul futuro: “Al mio terzo anno nella famiglia giallorossa, mi sento come un figlio adottivo di questo club. Dal campionato di Prima Categoria in cui condussi la squadra da un penultimo posto al terzo gradino del podio, fino a questi due anni consecutivi in Promozione, ho vissuto tanti bellissimi momenti. Ora dobbiamo capire cosa vogliamo fare da grandi. E’ inutile nascondere che non alcun problema a confermare la mia permanenza anche per la prossima stagione con il glorioso Hermes Casagiove”.




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