Centro, le 'bombe' di Santabarbara



Marisabel Santabarbara
Marisabel Santabarbara

Nell’arco di una stagione ci sono momenti che più di altri ti restano indelebili nella testa. Ci sono circa quaranta gare da giocare, post season inclusa, ma spesso quello che ricordi è l’ultimo tiro dell’ultima gara che la chiude e la decide. A Bari nel terzo supplementare, la tripla che scrive la parola fine al discorso salvezza salvezza del Centro Diana la mette a bersaglio Marisabel Santabarbara, una delle giocatrici che più ha impressionato in questa stagione. Come le sue parole confermeranno, “è stato quasi un caso trovarmi in questa squadra”, a conferma di come le strade scelte dagli dei del basket sono spesso tortuose, ma quello che più ha colpito della giocatrice ex Catania, Alghero e San Salvatore, è stata la forza di volontà del non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. Ricordo l’esordio in quel di Latina, un po’ a sorpresa gettata nella mischia, rispondere con una grandinata di punti che portarono alla vittoria, come biglietto da visita. Ricordo poi la gara di regular season con Bari quando, con le pugliesi che blittzavano in difesa su Santonastaso, fu lei a sostenere la squadra, oppure la sua reazione dopo i vari infortuni a una caviglia che di botte ne ha prese. La guardia Marisabel Santabarbara, nel suo anno da “ritorno a casa” ha scritto pagine di indubbio valore nella salvezza del Centro Diana, contro ogni pronostico. E la sua voce è chiara e pulita come quel rilascio di tiro che spesso, specie sul suono della sirena, ha regalato dei buzzerbeaters indimenticabili.



La vittoria di Bari ha chiuso un ciclo, che dopo un brutto inizio, è sempre stato un crescendo di prestazioni e risultati: da dove nasce questo successo?

«E' stata un’emozione grandissima portare a casa questo risultato, soprattutto vincendo su quel campo difficile o ‘quasi impossibile’ da espugnare come Bari. E’ stata davvero una grande soddisfazione. Questa vittoria è stato il frutto della volontà di tutta la squadra: abbiamo lavorato duro durante gli allenamenti e in partita, soprattutto nell'ultima, siamo state compatte e determinate come non mai. Ci siamo prese il risultato che ci spettava da tempo e che la stagione regolare non ci aveva concesso».

Quali le istantanee di questa stagione che, belle o brutte che siano, finiranno nel cassetto dei ricordi?

«Tanti sono stati i momenti belli e brutti di questa stagione: sicuramente indimenticabili sono state le vittorie contro Castellammare di Stabia in casa e in trasferta a Sorrento. Successi inaspettati ma tanto desiderati e sentiti da tutte. I momenti brutti sono sicuramente tutte le partite perse di pochi punti solo alla fine, soprattutto contro le cosiddette ‘grandi’ del giorne: squadre come Potenza, Santa Marinella, Athena… Ultimo, non meno negativo, anche gli infortuni sono stati i nostri peggior nemici durante tutto il campionato».

Quale l’impatto che l’arrivo di coach Palmisani ha dato alla vostra stagione?

«Conosco Massimiliano da tantissimo tempo, ci siamo conosciuti proprio qui a Maddaloni al tempo della Coconuda; è stato un piacere tornare in questa città e ritrovare lui proprio come ci eravamo lasciati tanto tempo fa. Quando è andato via Rossano Grillone, con grande dispiacere da parte di tutti, sapevo comunque che con Massimiliano in panchina saremmo state in buone mani. E’ lui che ci ha trasmesso quel qualcosa in più che ci ha fatto compiere questa impresa. Un grandissimo merito che però va condiviso anche col preparatore atletico Tiziano Megaro, che ci ha preparate alla grande fisicamente per affrontare al meglio questa parte finale di campionato»

Quale è stata la qualità di questo Centro Diana che ha fatto alla lunga la differenza per portare a casa una salvezza bella e sofferta?

«Siamo state brave a seguire Massimiliano sempre, ma quello che ha fatto la differenza è stata l'unione, giocare unite, insieme. Ci siamo aiutate l'una con l’altra nei momenti difficili e abbiamo giocato con il cuore ogni gara, fino alla fine. Colgo l'occasione per fare un plauso a una mia compagna di squadra, Michela Santonastaso, che è stata la ‘testa’ di questa squadra. A mio parere, nei momenti difficili, è stata quella capace di mettere dentro tiri importanti con freddezza e determinazione».

Un tuo giudizio complessivo su questa annata in maglia Centro Diana e un saluto ai tifosi…

«Mi sono ritrovata a giocare in questa squadra praticamente per caso. Quest'anno, infatti, per problemi con il cartellino dovevo stare ferma. Ho iniziato solo col fare dei semplici allenamenti ma mi sono poi ritrovata coinvolta e ho deciso di accettare il progetto che aveva la società – conclude l’esterna maddalonese -. Ammetto che è stata dura ambientarmi, specie all’inizio, ma alla fine sono stata bene con tutte le mie compagne. Forse nella prima parte di stagione mancava quella compattezza tra di noi che alla lunga ha fatto la differenza. Colgo infine l’occasione per fare un ringraziamento a tutte le persone che ci hanno sempre seguito. Nonostante le sconfitte erano sempre li a sostenerci».

zp8497586rq

error: Content is protected !!
P