Il rispetto di Cinciarini verso Caserta



Andrea Cinciarini
Andrea Cinciarini

«La sfida a Caserta rappresenta un primo passo di preparazione verso quello che sarà il clima dei playoff. Dico questo perché sicuramente il calore ed il tifo che troveremo al Palamaggiò sarà tale da poterlo considerare come da partita di post season». Ha commentato cosi Andrea Cinciarini ai media locali di Reggio Emilia la sfida che questo pomeriggio andrà in scena a Pezza delle Noci. Di sicuro il playmaker della nazionale italiana, avrà avuto modo di informarsi su tutti gli appelli che in questa settimana che ormai sta volgendo al termine, tutti gli addetti ai lavori hanno fatto al popolo bianconero o a parti inverse quelli che il popolo bianconero ha fatto nei confronti di tutti i protagonisti di questa stagione affinché si possa chiudere l’anno con una vittoria e con il solito sostegno anche se i quaranta minuti contro la Trenkwalder non avranno nessuna importanza, anzi solo per la formazione reggiana dell’ex Alessandro Frosini che ormai segue il tutto in giacca e cravatta. Quaranta minuti per mettere il punto esclamativo ad un anno che ha avuto l’abilità e capacità di far passare sempre in secondo piano qualsiasi tipo di difficoltà, qualsiasi tipo di problematica o momento buio che la stessa squadra e lo staff dirigenziale, ha dovuto affrontare. E di momenti bui, la Juve ne ha attraversati e come dalle partenze, ai problemi economici, ai fasulli proprietari, alle partenze ancora, alla presidenza unica di Iavazzi che come i giocatori in campo di mollare non ne ha la minima idea, fino ad arrivare agli infortuni che nell’ultimo periodo ha rappresentato una sorta di liet motive costante nelle settimane di preparazione bianconere. Non sono mancati nemmeno in questa che sta portando al secondo Sunday Night di fila per la contemporaneità delle partite, cosi come non sono diversi i nomi che hanno popolato la più classica delle ‘injured list’. Ovviamente si parla di Dan Mavraides e Zigy Jonusas. Per il greco a stelle e strisce, il problema al ginocchio che lo ha mandato ko a Sassari, persiste e solo un miracolo potrebbe farlo giocare questa sera contro Reggio Emilia. Recupero miracoloso che questa volta dovrebbe abbandonare anche il lituano ex Hagen, che dopo aver stretto i denti per tante settimane, deve arrendersi ad una caviglia che continua a fare le bizze. Saranno quindi due i giocatori in meno, saranno quindi due le pedine che coach Sacripanti dovrà rimpiazzare con i giovani della cantera bianconera. Di sicuro la partenza di Marzaioli in quintetto non dovrebbe più nemmeno fare notizia, mentre il ritorno in campo di Cefarelli con maggiore continuità e l’aumento di minuti per Luigi Sergio, dovrebbero essere una sorta di novità quasi obbligata. ma nessun problema. All’interno della truppa di coach Sacripanti si è sempre fatto di necessità virtù e si continuerà su questo motto anche questa volta. Di sicuro lo stesso Cinciarini non si fida nel voler sottovalutare un avversario che sulla carta non dovrebbe nemmeno destare un problema o una preoccupazione ai biancorossi di Menetti, ma come dice un vecchio proverbio: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. E di questa Juve o meglio dell’orgoglio di questa Juve è meglio non fidarsi, visti i precedenti e le imprese che capitan Maresca e soci hanno portato a termine quando tutti li davano per perdenti predestinati.

«Non possiamo permetterci di sottovalutare una squadra che da un lato non ha più obiettivi per questa stagione, ma dall’altra non vorrebbe chiudere con una sconfitta davanti ai propri tifosi. In questa stagione nei momenti di difficoltà hanno sempre mostrato di fare un passo in avanti e spingersi oltre l’ostacolo. Ecco perché dovremo scendere in campo concentrati e basare tutto sulla nostra difesa dalla quale poi far scaturire il nostro gioco in transizione e contropiede. Di sicuro non possiamo permetterci di giocare una partita simile a quella che abbiamo disputato contro la Vanoli».




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