Santonastaso esalta il Centro: "Il successo del gruppo"



Michela Santonastaso
Michela Santonastaso

Un successo finale storico, sudato e frutto della coesione che solo un gruppo straordinario ha saputo ottenere. Tre supplementari in quel di Bari che hanno fatto da epilogo a una sceneggiatura degna dei migliori film che possono avere ad oggetto la pallacanestro. Ci sono state sconfitte, una stagione difficile, cambi di allenatore, una serie di infortuni assurda e nonostante questo il gruppo fa quadrato, rialza la testa e ottiene una serie di vittorie emozionanti che le regalano la salvezza. C’è poco però di fantasia, l’impresa del Centro Diana Maddaloni è stata qualcosa che da anni non si vedeva nella pallacanestro in rosa casertana e che ha riacceso le emozioni del Kalati ormai sopite da tempo. Tra le protagoniste di questa stagione, di sicuro la prima che viene in mente è Michela Santonastaso, leader emotiva sul campo e fuori di un gruppo che ha guidato alla salvezza con punti, talento, rimbalzi, carisma e tanti sacrifici. Una giocatrice senza dubbio di categoria superiore che si è messa al servizio della causa Centro Diana e che ha dato tutto, lottando contro la sfortuna di conclusioni sbagliate, contro un infortunio al capitello radiale che l’ha messa fuori nella fase centrale della stagione e contro ogni avversario che tendeva a concentrare su di lei le proprie attenzioni difensive. E’ possibile ricordare alcune partite più di altre, come il suo buzzer beater in quel di Sorrento, o magari la straordinaria partita nel ritorno di regular season con Bari, o ancora la serie playout giocata con equilibrio e costanza, ma lasciamo sia la giocatrice ex Porto San Giorgio, oramai da tre anni in maglia Centro Diana, a parlare e ricordare le fasi salienti di questo campionato. Il nostro assist termina nelle sue mani, è lei che ci racconta questa stagione incredibile del Centro Diana.
Una stagione finita in crescendo, con una vittoria inaspettata in quel di Bari in una gara tre che si consegna alla storia del Centro Diana e, più generalmente, nella storia della pallacanestro femminile di Terra di Lavoro: da dove nasce questo successo?
«Sicuramente per molti era inaspettata la nostra vittoria, ma considerando il mio pensiero, e parlandone poi anche con altre compagne di squadra, eravamo tutte davvero convinte che alla fine avremmo vinto. Purtroppo è stata una caratteristica del nostro gruppo (come anche la promozione dell'anno scorso) arrivare ‘all'ultima spiaggia’ per conseguire l'obiettivo prefissato, ma alla fine anche quest’anno siamo riuscite a portarlo a casa. Un successo che nasce senza dubbio dal gruppo, dal nostro stare bene insieme, e nel lottare le une per le altre. Non ho mai avuto in vita mia una squadra così realmente unita».
Ripercorrendo le tappe di questo campionato quali le istantanee belle e brutte da ricordare o dimenticare?
«I momenti brutti quest'anno non sono certo mancati! Non siamo mai riuscite ad ingranare veramente, nonché a reagire a tutte le sconfitte, specie la maggior parte delle quali perché arrivate per pochi punti. Così il tutto è diventato sempre più difficile per noi e per come dovevamo provare a rialzarci – continua la stella della compagine maddalonese -. Il momento più bello, invece, è facile da individuare: sicuramente la vittoria di gara 3, a Bari. Vincere è bello, ma farlo dopo tre tempi supplementari, è diverso, è qualcosa di ancora più importante e sentito».
Quanto ha inciso l'avvento di coach Palmisani e il suo lavoro sul vostro cambio di rotta in stagione?
«Massimiliano è una persona veramente molto positiva, ha sempre creduto in noi sin dal primo giorno che è arrivato. Si è molto adeguato ai nostri caratteri un po’ particolari, cercando di metterci a nostro agio e dandoci maggiore fiducia. Sicuramente è stato positivo averlo con noi».
Quale la qualità di questo Centro Diana che ha fatto alla lunga la differenza?
«La qualità è stata il gruppo, la coesione e la voglia che ci ha contraddistinto. La vittoria a Bari è stata bellissima perchè tutte, dalla prima all'ultima, abbiamo dato tutto quello che avevamo. Anche chi era in panchina, era come se fosse con noi in campo».
Un tuo giudizio sulla stagione complessiva e un saluto ai tifosi maddalonesi…
«E' stata una stagione che non ha rispecchiato per niente il nostro valore, difficile, sfigata, gli aggettivi potrebbero sprecarsi sempre nello stesso verso. Adesso, alla luce di come è finita, a mente fredda, posso dire che la vittoria di Bari ci ha ripagato di tutti i sacrifici che abbiamo fatto. Ci tengo a sottolineare che se siamo arrivati fin qui, il merito è di tutti quelli che sono stati con noi e che per diversi problemi hanno dovuto lasciarci, come Bruccoleri e Rossano Grillone, un allenatore e una persona che mi ha dato davvero tanto, la cui partenza mi è dispiaciuta e non poco. Va sottolineato inoltre anche il grande lavoro di tutta la società a cui va detto solo un immenso grazie – conclude Santonastaso nel racconto di questi mesi -. Ultimi, ma non meno importanti, i nostri tifosi fantastici, che purtroppo nell’ultimo atto stagionale a Bari non hanno potuto seguirci tutti, ma ci hanno sostenuto sempre con grande calore ed entusiasmo. Soprattutto in trasferta non ci hanno mai lasciate da sole e la cosa più bella erano i ‘dopo match’ con tutte le cose buone che ci preparavano da mangiare».

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