Le pagelle di Juvecaserta-Avellino



Jonusas in azione (Foto Giuseppe Melone)
Jonusas in azione (Foto Giuseppe Melone)

Maresca 6: Pronti via ed il capitano bianconero incappa immediatamente in due falli commessi. Una delle migliori armi difensive di Sacripanti resta in panchina per tanto tempo e nel terzo periodo prova ad accendersi con 4 punti in fila dopo tanti errori.

Jelovac 7,5: Una macchina. Con i genitori in parterre a fare il tifo per lui, il serbo si accende sin dal primo possesso mettendo a ferro e fuoco la difesa irpina. Nel quarto periodo l’attacco non oliato della Juve gli concede solo due tiri (24 punti e 33 di valutazione).



Jonusas 5,5: Ormai quello del lituano e dei primi minuti della Juve in campo sono un copione già scritto. L’ex Hagen si accende in avvio con cinque punti per poi andare scemando come spesso gli accadeva e come diversamente non ha fatto a Venezia.

Mordente 5,5: Entra in campo per provare a sfruttare immediatamente la propria statura in post basso contro Lakovic sperando in qualche fallo di troppo da parte del talento sloveno. Mette a segno una tripla pesante, ma nel finale perde dei palloni sanguinosi.

Gentile 5,5: I primi tre quarti sono stati un qualcosa che ha sfiorato più volte il capolavoro. Un mix di difesa e di canestri pesanti che avevano fatto pendere la bilancia dalla parte dei padroni di casa. Poi tra fine terzo e quarto periodo arrivano palle perse e scelte sbagliate.

Sergio ng: L’atletismo del figlio di Maddaloni poteva anche starci contro una Avellino che sul piano atletico ne aveva tanto rispetto alla Juve. Solo due, però, i minuti dell’ex Artus che come gli altri gregari dava poco in attacco per poter restare in campo.

Mavraides 6: Quella con Avellino per il greco a stelle e strisce sempre una partita particolare. Lo è stata all’andata quando fu letteralmente fatto fuori e lo è stato ieri sera. Trattato male sotto le plance si è rifatto da tre punti anche se alla fine ha chiuso con 4/13 al tiro.

Marzaioli 6: Palla a due e gli viene immediatamente consegnato il compito più ingrato della serata: marcare faccia a faccia un mostro sacro come Lakovic. Un qualcosa da raccontare in futuro ad amici e parenti soprattutto per la fattura del lavoro compiuto.

Cefarelli 6: Un gradito ritorno per il giovane della cantera bianconera che per tantissimo tempo aveva visto i compagni di squadra in borghese e dietro la panchina soffrendo in silenzio. Questa volta ha messo piede in campo ed anche con onore.

Michelori 6,5: E’ stato l’ago della bilancia del vantaggio della Juve. Con lui in campo i centimetri e la fisicità dei lunghi irpini si è sentita non molto. Poi sono arrivati i falli commessi, sono arrivati errori da sotto inaspettati che potevano girare il match.

Sacripanti 6,5: Stava predicando calma nel momento di confusione tattica ed offensiva della sua Juve. Le ha provate tutte anche questa volta e quando ha visto la sua squadra colpita da falli ingenerosi ha deciso di prendere in mano la situazione.

Avellino 6: Più volte sotterrati dalle triple di Gentile e Jelovac, ma gli irpini hanno avuto il merito di non mollare mai e di restare attaccati al match ed aspettare il momento propizio. Hunter l’Mvp, l’espulsione di Sacripanti il momento giusto.


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