Virtus Carano, con l’Ercolanese un black-out che può costare caro per i play-off



La Virtus Carano
La Virtus Carano

Un maledetto black-out ha disarmato la Virtus Carano che subisce la terza sconfitta casalinga stagionale. Dopo l’Acerrana ed il Progreditur Marcianise, è l’Ercolanese a fare del “Lorenzo Montecuollo” di Cellole terra di conquista grazie al goal siglato al’88’ da Romano, il quale si fa perdonare a distanza di un secondo dall’errore dal dischetto, ribattendo in rete la corta respinta di Romagnini. Una rete che cambia le carte in tavola per il sodalizio del presidente Achille Sauchella, raggiunto al terzo posto dal San Giorgio 1926 a quota 50 punti ma scavalcato dai vesuviani a causa dei migliori risultati negli scontri diretti (San Giorgio 1926 vittorioso in casa per 3-2, mentre al ritorno è finita con il punteggio di 0-0). Presupponendo che non cambierà molto in vetta alla classifica, si sposta l’ago della bilancia dell’eventuale primo turno dei play-off con la Virtus Carano che ha buttato all’aria la possibilità di giocare tra le mura amiche il confronto con il San Giorgio 1926 e giovare dei due risultati su tre a disposizione. Qualora la stagione dovesse finire così, la gara si disputerebbe al “Raffaele Paudice” di San Giorgio a Cremano e sarebbero Marcucci & soci a risultare nettamente favoriti per il passaggio del turno. La disfatta casalinga di domenica ha gettato nello sconforto l’ambiente aurunco, sicuro di avere ancora parecchie chances per ottenere una promozione in Serie D, passando per la strada alternativa dei play-off. Ma adesso la strada si fa in salita per la truppa di Salvatore Ambrosino che dovrà conquistare quanti più punti possibili nelle ultime due giornate di campionato: la sfida casalinga alla già salva Isola di Procida ed il big match di chiusura contro lo Stasia Soccer al “De Cicco” di Sant’Anastasia. Riuscire a scavalcare di nuovo i vesuviani del San Giorgio 1926 non sarà per nulla semplice, ma va dato atto alla Virtus di averci sempre creduto in questa stagione, anche quando le cose non giravano nel verso giusto ad inizio stagione. Sognare non costa nulla. Ed allora perché non continuare a farlo, come già avvenuto da due anni a questa parte con l’ottimo comportamento della creatura caranese che si è eretta a protagonista dell’Eccellenza campana per la sua proverbiale tenacia e per la voglia di calcare i palcoscenici che contano, dall’alto della sua cinquantennale storia. Serve l’unione di intenti tra società, squadra e tifoseria per non smontare le basi di un sogno che la piccola cittadina caranese sta cullando da cinque anni e raggiungere insieme un traguardo fantastico.




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