Ci sono gare che non sono uguali alle altre, che durano solo formalmente 40 minuti, ma che non sono altro se non il compimento di un percorso che potrebbe essere valutato solo dal risultato di quel match: ore 20, Pala Angioni Caliendo, Centro Diana opposto alla Pink Bari. Tensione, ansia, voglia di vincere, si annulla tutto in una gara che segnerà chi potrà riuscire a salvarsi e chi invece sarà costretto a retrocedere sul campo. In questo sta la crudeltà della pallacanestro, l'impossibilità di un pareggio, con un vincente che esulterà e un perdente che dovrà strapparsi i capelli e recriminare. La gara, che era in programma qualche settimana fa, era stata rinviata per la pioggia che aveva allagato il palazzetto maddalonese, rendendo il parquet viscido e pericoloso, di qui l'obbligo di spostamento della gara che, alla luce dell'ultimo turno di domenica, diviene un vero spareggio playout. Con una vittoria il Centro farebbe un balzo non indifferente in classifica, raggiungendo e superando in virtù degli scontri diretti sia Corato che appunto Bari, che di sicuro vorrà evitare a tutti i costi la sconfitta. Due squadra per certi versi opposte, con il grande ventaglio di opportunità a disposizione di coach Palmisani, che può adattare la squadra a seconda delle esigenze della gara, mentre Bari si affida allo zoccolo duro delle sue atlete che vanno a produrre sempre qualcosa di positivo. Interessante la sfida tra il duo Santonastaso-Fornaro da una parte e quello delle sorelle Pastore dall'altra, mentre si spera nel recupero totale di Santabarbara, ancora alle prese con la brutta distorsione alla caviglia, che ingaggerà di sicuro un duello all'ultima tripla con Delli Carri. Ci sono tante tematiche che possono decidere la gara, dalla capacità del Maddaloni di alternare il gioco dentro-fuori, alla padronanza del ritmo gara che potrebbe invece premiare più le ospiti che hanno comunque una buona esperienza a guidarle. Probabilmente Bari che ha ottenuto delle vittorie importanti nelle ultime settimane, viene da un periodo di brillantezza migliore, mentre il Centro Diana ha dovuto convivere con tantissimi infortuni che ne hanno minato la completezza nelle ultime uscite. Servirà una prestazione autorevole per le ragazze di coach Palmisani, che ci dovranno mettere anche il cuore e non soltanto il talento per vincere una sfida difficile e sentita, che vale come una finale. E a chiudere il cerchio ci pensano le parole proprio del coach maddalonese, artefice del cambiamento del gioco del Centro Diana che è salito di colpi col passare della stagione e ora è a 40' dalla storica impresa di conquistare una salvezza tra mille difficoltà. «Spero che stasera la squadra possa ripetere le ultime due prestazioni casalinghe come qualità di gioco espresso e spero di vincere, pensando poi alla prossima gara a Brindisi che chiuderà la stagione» con queste parole Palmisani lancia la sfida.
