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San Felice si gode il momento d’oro. Abile il tecnico Tarantino a rivoltare la squadra dandole precisa fisionomia e costruendo mattone dopo mattone, mese dopo mese un gruppo in grado di regalare soddisfazioni a tutto l’entourage. La squadra vola in campionato e rappresenta la sorpresa più bella del girone A di Promozione. Squadra maschia che lotta su ogni pallone col coltello fra i denti:l’eloquente 3-0 rifilato ai cugini del San MarcoTrotti l’altra settimana la prova più bella stagionale. C’è la sosta l’occasione giusta per ritemprare enegie fisiche e mentali prima del rush finale: “Arrivato a campionato incorso, il bilancio non può che essere positivo per questa squadra che gioca,vince e convince. Ci siamo sentiti più di una volta. A me non piace viaggiare sugli allori. Ho trovato in un momento poco felice un presidente caricatissimo ed un ambiente in non perfette condizioni psicologiche . Mi e’ rimasto impresso il primo giorno. Ragazzi spaesati che aspettavano che io uscissi senza pallone . mi colpi’il fatto che erano tutti fermi aspettando me. Da lì è partita questa magnifica avventura. Ho cominciato a conoscere gli elementi. Non sono andato al SanFelice portando tizio e caio. Mi sono stati chiesti due giocatori da sostituire e l’ho fatto con un centrocampista e difensore. Non sono andato e portato i giocatori. Ruolo per ruolo ho fatto le fortune economiche della società. Renzo Ayari non ha bisogno di presentazioni:secondo me e’ riduttivo dire che sia il miglior giocatore di promozione. Per me se vuole fare il calciatore e’ da quarta serie a salire. In campo e’ micidiale. I ragazzi stavano prima del derby carichi e concentrati. Il SanFelice ha vinto giocando alla tarantino come ha sottolineato il direttore sportivo Mennitto:è stato rispecchiato il mio carattere. Si cambia l’allenatore per il bene comune della squadra. L’allenatore come dice l’amico Potenza è un uomo solo”.
Mario Fantaccione