Il Real San Felice continua a sognare, Savinelli pensa in grande



Il presidente Savinelli
Il presidente Savinelli

Il presidente del Real SanFelice Filippo Savinelli alla sesta stagione alla guida del sodalizio sanfeliciano sprizza gioia da tutti i pori presentando  i suoi gioielli con una squadra che vince, incanta ed ottiene un fantastico ottavo posto in campionato. Il sogno legittimo di voler aspirare a qualcosa in più della semplice salvezza cozza con l’assenza di aiuto concreto nel dar una mano alla causa. Il presidente Savinelli è solo nel far calcio ed annuncia una notizia choc che farà discutere certamente tutti gli addetti ai lavori. SanFelice rischia di perdere il suo timoniere. Precisa la sua proposta qualche giorno fa di voler creare una società più solida, con più classi imprenditoriali per puntare ad un’eccellenza da vertice con l’unione delle forze. Ad oggi il silenzio più totale ed ecco la non tanto paventata minaccia di dire addio al calcio a San Felice traslocando in qualche realtà vicina. Fitte le chiacchierate tra i presidenti Savinelli ed Aletta  per un primo pour parler. Ci sarà tempo e luogo adatto eventualmente per portare a buon fine eventuali trattative ma la realtà parla di un presidente Savinelli stanco ed amareggiato di dover barcamenarsi da solo tra mille difficoltà. Anche in questa stagione ennesimo miracolo calcistico. In porta il super acquisto di Domenico Ciontoli, in difesa la coppia di leoni Nostrale e Ayari. Sulle fasce l’esplosione dei giovani under di valore. A centrocampo tanto fosforo e qualità per fornire le bocche di fuoco. La garanzia la si ha in panchina con mister Tarantino un duro che ottiene sempre il massimo dal gruppo che egli stesso sapientemente costruisce. La squadra convince tifosi ed addetti ai lavori e per quel senso di appartenenza ai colori sociali sarebbe deleterio per SanFelice a Cancello perdere un superpersonaggio come Filippo Savinelli. Da uomo di sport leale e corretto non poteva non esserci la sua telefonata sabato con augurio di pronta guarigione per il calciatore Cavaliere dell’Ortese. “Nel nostro piccolo facciamo grandi sforzi. Il derby è sempre un derby. Ringrazio i ragazzi che due settimane fa  hanno vinto sia calcisticamente che umanamente. Il calcio e’ bello quando uno ci si diverte. Il Real SanFelice ha dimostrato che giocando a calcio ci si può divertire. Pensiamo gara dopo gara. Abbiamo avuto una  sconfitta interna col Villa Literno: se avessimo avuto qualche punto in più in classifica ora potevamo dire la nostra anche per i play off. Contro il Mugnano abbiamo effettuato  una grande partita, i ragazzi stanno bene fisicamente e mentalmente. Un grazie al portiere Radice per la prima volta tra i pali. Siamo un grande gruppo. Le mie condoglianze associate a tutta la mia società vanno alla società del Sant’Arpino Calcio per il grave lutto che ha colpito la famiglia Angelino per la perdita della moglie. Ci associamo al loro dolore. Un grazie di cuore al veterano Nicola Savarese che nonostante i problemi personali ha dimostrato di essere grande uomo e vero calciatore. Sono sempre più convinto che il calcio si faccia con passione ed amore. Le dimissioni del direttore sportivo Della Rocca Le dimissioni sono rientrate. Abbiamo letto sul giornale  delle sue dimissioni : quando si comincia un’avventura la si finisce tutti insieme. Lo stiamo ancora aspettando. Quando  viene la porta e’ sempre aperta.  Le stilettate presidenziali Bomber Ventrone e’ un po’ cattivello, lo sprono tutti i giorni. Potrebbe giocare in categoria superiore. Non sarebbe male in eccellenza. Lui tende a snobbare gli allenamenti :quando ti alleni con grande costanza puoi migliorare. Se in due giorni  vieni meno il campo la risposta che non gioca con mister Tarantino. Ringrazio il tecnico che spesso e volentieri con lui Ventrone riscalda la panchina. Dopo 2-3 mesi si credeva che bastava un quarto d’ora in allenamento per fare la tigre. In campo invece faceva il gatto. Bisogna allenarsi duramente per giocare e ora finalmente sta dimostrando di essere il Ventrone dell’anno scorso. A differenza di Aletta ho pochi rapporti con altri presidenti. Le persone che mi conoscono sanno che faccio solo  il presidente e voglio migliorarmi giorno dopo giorno. Mi confronto e vado in altre piazze per migliorarmi sempre. Quando un tecnico viene esonerato a star male e’ il presidente perché vuol dire che la squadra e’ sempre più giù. Siamo una società che mantiene  fede sempre agli impegni presi. Quando un calciatore si presenta sono abituato a parlare io in prima persona.  Vidi Ciontoli a Mondragone e rimasi colpito dalle sue prodezze. Contattai immediatamente il nostro tecnico decantando le lodi di Ciontoli che ora sta qui con noi sposando appieno la causa. La delusione per la mancata risposta alla proposta di far una sola grande squadra del territorio potrebbe aprire scenari inquietanti. La proposta choc  Mi sono emozionato perché i miei ragazzi mi stanno dando grandi emozioni. Oggi all’allenamento c’erano ben 26 ragazzi. Non devono  mollare in queste ultime cinque partite. Si stanno confermando ragazzi straordinari. Mi dispiace per Savarese grande giocatore e ragazzo doc: ha problemi familiari e tutti noi gli auguriamo che li possa risolvere al più presto. E’ venuto a far allenamento ed è da esempio. Nicola Savarese si merita di avere dei momenti di gioia perché è grande uomo e calciatore. Nella Valle di Suessola abbiamo due squadre di promozione ed una di seconda categoria. Siamo solo meteore spendendo a destra e manca. Mi sono stancato di partecipare: io voglio vincere. Dopo cinque anni di esperienza anche le mie figlie mi hanno detto che e’ arrivato il momento di vincere. Lo dichiaro in diretta radiofonica. Non ho velleità di fare il presidente. Ringrazio il nostro custode Antonio Vigliotti che si sta mostrando sempre più appassionato di calcio e legato alle nostre vicende. L’unica persona che ho trovato sempre disponibile è stato il presidente dell’Ortese Michele Aletta cui auguro di salvarsi quanto prima. Se  la Valle di Suessola non è in grado di continuare a fare calcio, chiederò all’amico Aletta di far il calcio ad Orta di Atella perché è serio come me. Finito il temo delle mucche grasse, possiamo dare tutti i mesi piccoli compensi garantendo impegni. Non stiamo facendo la serie A. Questo è calcio dilettantistico. Se hanno voglia di indossare la casacca gloriosa del San Felice o dell’Ortese , noi manterremo gli impegni . Ho sempre dimostrato anche quando tre anni fa sono retrocesso. Siamo stati ripescati:ci rispettano su tutti i campi. Puntiamo sull’educazione dei ragazzi e sul fair play. Quando è finita la partita ,per me è finito tutto. Un grande applauso a tutti i miei splendidi ragazzi”.

Mario Fantaccione




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