Juve, contro Bologna per uscire dal tunnel



Marco Mordente (Foto Giuseppe Melone)
Marco Mordente (Foto Giuseppe Melone)

Un’altra occasione, per mettere in piedi una vera e propria impresa. Già perché non sarebbe la prima volta che in situazioni di emergenza la Caserta cestistica tira fuori gli artigli. Successe anni fa quando proprio a Caserta la Juve guidata da Di Bella mise ko le ‘Vu Nere’ o tanto per non dimenticare mai, quando lo scorso anno la Juve di Collins ed Andre Smith mise in ginocchio i campioni d’Italia della Mensana. L’essere Davide che colpisce in un occhio il gigante Golia, è sempre stata una situazione biblica che è calzata a pennello alla franchigia di pezza delle Noci. Una situazione in cui i bianconeri hanno sempre tirato fuori il meglio di se riuscendo nel tentativo di mettere a ferro e fuoco gli avversari e tornare a casa o all’ombra della Reggia con la posta in palio tra le mani. Certo la classifica attuale potrebbe dire il contrario, dal momento che la posizione nell’attuale campionato tricolore vede la formazione e la truppa agli ordini di coach Pino Sacripanti, avere un passo di vantaggio rispetto agli avversari. Ed allora sul parquet della Unipol Arena, Potrebbero anche essere i bolognesi il Davide della situazione con la Juve, però, pronta a riscrivere lo stesso evento biblico e mangiarsi la fionda del protagonista biblico mandando in visibilio il solito spicchio di palazzotto in cui ancora una volta, insieme, vi saranno casertani e bolognesi sponda Fortitudo uniti per spingere Maresca e compagni sul parquet a gettare il cuore oltre l’ostacolo e riprendere la corsa verso la salvezza sicura. «Meritiamo di tornare a vincere non solo come squadra, ma anche per i tifosi e per la società e la nuova proprietà». E’ stata questa la carica lanciata dal capitano bianconero su queste stesse pagine nei giorni scorsi. E’ stato questo l’input che l’ex Brindisi ha voluto lanciare a tutto l’ambiente da parte di una squadra che nonostante le quattro sconfitte consecutive non è certo sull’orlo di un baratro, anzi. Rompere le catene che hanno frenato i bianconeri nel correre verso l’obiettivo finale, dunque, è il solo obiettivo di un ‘monday night’ che potrebbe essere il croce e delizia di ambo le formazioni a seconda di quanto dirà il tabellone elettronico della Unipol Arena. 

La croce della Virtus e la delizia della Juve nel caso di successo della truppa di coach Sacripanti e non solo nell’immediato ma anche per il futuro. Vincere contro le ‘Vu Nere’ significherebbe affrontare la M0ntepaschi Siena nel ritorno al Palamaggiò, con l’animo di chi non ha niente da perdere e con le spalle libere da una zavorra pesante come la serie di sconfitte consecutive di quattro stop. Viceversa, tutto diventerebbe un qualcosa di difficile risoluzione. Le sconfitte salirebbero a cinque, sulle spalle al muro, una vera e propria montagna e Siena diventerebbe una sorta di impresa impossibile da realizzare per non perdere ulteriore terreno. Certo è che stando ai rumors e alle voci di corridoio delle ultime settimane o meglio da quando Galimberti ha preso il comando delle operazioni societarie bianconere, si parla di un rinforzo, di un’aggiunta nel caso in cui il cammino di Caserta dovesse complicarsi ulteriormente. 
Una nuova pedina che, invece, potrebbe arrivare con molta più calma se di ritorno dall’Emilia la quota di classifica casertana sarebbe di 18 punti. Motivazioni particolari, inoltre, anche per Andrea Michelori che proprio a Bologna, una delle tappe del suo passato, centrerà il traguardo delle 500 presenze in Lega A, mentre la serie di vittorie consecutive di Mordente all’Unipol Arena andranno a bilanciare le cinque sconfitte in carriera proprio di Giuliano Maresca quando si è trattato di giocare e mettere piede sul legno bolognese. Non un vero e proprio tabù, ma delle questioni che andrebbero cancellate e visto che il credito casertana verso la Dea Bendata non si è ancora esaurito, nonostante la grossa fetta rappresentata dall’arrivo di Gianluca Galimberti e quindi la sicurezza economica della società, tutto può accadere.



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