Aggressione in Qualianese-Hermes: Roberto Corsale sporge denuncia verso i due aggressori



Il ds dell'Hermes Casagiove Roberto Corsale (foto Graziano)
Il ds dell’Hermes Casagiove Roberto Corsale (foto Graziano)

Non si sono fermate sul lato discorsivo le intenzioni del direttore sportivo dell’Hermes Casagiove Roberto Corsale per quanto avvenuto lo scorso 19 gennaio, al termine della partita con la Qualianese. Come aveva promesso già in passato, il dirigente del glorioso sodalizio casagiovese è passato dalle parole ai fatti, proseguendo la sua azione dal punto di vista giurisdizionale. Il noto dirigente del club giallorossi ha sporto denuncia presso la Stazione dei Carabinieri nei confronti delle due persone che lo colpirono con un pungo ed una testata, provocandogli la rottura del labbro e di una gengiva. Con il viso ancora pieno di sangue per l’aggressione subita, il direttore sportivo casagiovese si catapultò in ospedale per farsi medicare, ricevendo una prognosi di sette giorni di riposo. A più di un mese da quell’accaduto, egli si è deciso ed ha scelto la via legale per risolvere un bruttissimo episodio avvenuto nella struttura qualianese del “Santo Stefano”.  Ancora infastidito dai ricordi di quel vile gesto, Roberto Corsale spiega i motivi della sua scelta: “Ho ritenuto opportuno affidarmi alla giustizia per chiudere una volta per tutte un episodio che non dimenticherò facilmente. Oggi ho ufficializzato la mia denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri per quanto avvenuto lo scorso gennaio, nella gara tenuta al “Santo Stefano” di Qualiano, che peraltro perdemmo 2-1. Adesso sarà la giustizia ordinaria a definire le conseguenze di un atto che non rientra più nel merito sportivo, bensì in quello civile. Ognuno si deve prendere la responsabilità di ciò che compie, qualsiasi sia il luogo dove si svolge. E’ l’ora di finirla con questi avvenimenti spiacevoli che rovinano un bellissimo sport qual è il calcio. E’ l’ora che la violenza ed i violenti si facciano da parte, sgomberando il campo da una realtà che deve essere contaminata solo dalla legalità, dall’amicizia e dal rispetto reciproco. Solo così possiamo considerare una vera rinascita di questo mondo calcistico che sta andando sempre più a rotoli”. 




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