Nessun vincitore nella partita a scacchi tra Virtus Carano e San Giorgio 1926



Un'azione della Virtus Carano (foto Domenico Vastante)
Un’azione della Virtus Carano (foto Domenico Vastante)

Virtus Carano e San Giorgio 1926 si bloccano a vicenda e non schiodano il punteggio dallo 0-0. Nel big match del 22° turno, rarissime sono le emozioni di un confronto che è stato caratterizzato da un equilibrio costante, fattore che ha penalizzato totalmente lo spettacolo che si prevedeva alla vigilia. I guanti immacolati dei vari portieri scesi in campo sono l’emblema di una gara deludente sotto il profilo del tasso tecnico, ma non sotto quello dell’agonismo, che è stato alto per l’intero arco del match. A giovare di questo risultato è la capolista Progreditur Marcianise che espugna Ercolano ed allunga a 6 punti il distacco sulla Virtus Carano, ora terza in classifica poiché è stata scavalcata nuovamente dallo Stasia Soccer. 

PRIMO TEMPO: Sin dal primo istante, il pubblico aurunco si capacita che il San Giorgio 1926 è un osso duro e sarà un compito difficile riuscire ad avere la meglio. Orfano del forte fantasista Ianniello e il giovane esterno Sposato, il tecnico ospite Matrullo costruisce un muro centrale con il forte Ottobre che si pone al centro del campo e recupera un numero indecifrato di palloni. Camorani e Mastroianni trovano più di qualche difficoltà ad inventare soluzioni favorevoli alla Virtus che, costretto al tour de force a causa del recupero giocato in settimana contro il Volla, non riesce a trovare lo spiraglio vincente. Come in una partita a scacchi, gli spazi disponibili sono minimi e, quindi di conseguenza, le occasioni sono ridotte al lumicino. Per l’intero arco della prima frazione non si assiste ad alcun tiro nello specchio della porta: velleitarie sono le conclusioni degli ospiti che impongono il gioco, mettendo alle strette i padroni di casa. Le uniche occasioni da annotare sono la punizione di Ottobre che termina a lato (21’) ed una veloce ripartenza, sempre di marca sangiorgese, costruita al 32’. Gianluca Esposito ruba palla a Posillipo e la cede a Imparato: il lancio dell’attaccante è preciso per Cardone che controlla in movimento ma scaraventa la palla oltre la traversa (32’). Nella parte finale del primo tempo non succede più nulla e le squadre vanno al riposo sul risultato di 0-0. 



SECONDO TEMPO: Negli spogliatoi il tecnico locale Camorani striglia i suoi ragazzi ed inserisce Poziello al posto di uno spento Gagliano. La sostituzione sembra giovare alla compagine del tecnico Salvatore Ambrosino che scalda i motori con l’azione personale di Mautone che si accentra e libera il tiro che si spegne tra le braccia di Grenni (47’). Segue la punizione, dal limite dell’area, di Poziello che scavalca la barriera ma non trae in inganno Grenni che devia in angolo (53’). Dopo quest’accelerazione, il ritmo si raffredda e si scalda, nuovamente, solo al 73’ quando Incarnato effettua un vero e proprio miracolo, anticipando in maniera decisiva il traversone di Mortelliti indirizzato a Cavezza. A differenza della prima frazione, la Virtus Carano prova con maggiore insistenza a conquistare la posta in palio ma non riesce mai a trovare il bandolo della matassa. Anche quando sembra essere il momento di pungere, Mortelliti non concretizza il lancio di Mastroianni. Il clima tranquillo della gara viene sconvolto da un episodio che ha del paradossale nei confronti della Virtus. I calciatori caranesi non buttano la palla fuori, per l’infortunio di Raffaele Ferrara. L’azione prosegue con Mastroianni che perde banalmente la palla a centrocampo e regala la palla allo stesso Raffaele Ferrara che, intanto, si è rialzato e si trova solo davanti alla porta: Romagnini è costretto e respinge il tiro del centrocampista con le mani fuori area. L’arbitro non ha esitazioni e caccia il cartellino rosso per l’estremo difensore locale (82’). Salvatore Ambrosino fa entrare immediatamente il secondo portiere Amoroso che si disimpegna per bene nelle varie offensive del San Giorgio che, a questo punto, ci crede e cerca di approfittare della superiorità numerica. L’assalto ospite potrebbe essere concretizzata in rete all’89’ con Orefice che usufruisce di uno splendido assist di Ottobre ma spreca l’occasione, facendosi togliere la palla, a pochi metri dalla porta, da un intervento miracoloso di Iandico che evita anche il penalty e rinvia la palla. Da quel momento la retroguardia locale non regala nulla e la partita termina con il risultato di 0-0.

VIRTUS CARANO: Romagnini, Gritti, Posillipo, Mastroianni, Iandico, Del Franco, Gagliano (46’ Poziello), Camorani, Mautone (67’ Reppucci), Mortelliti (84’ Amoroso), Cavezza. In panchina: Ferrara Fabio, D’Amore, Varone, Cirelli. Allenatore: Salvatore Ambrosino

SAN GIORGIO 1926: Grenni, Caccia, Incarnato, Esposito Gianluca, Tessitore, Pane (51’ Di Fiore), Cardone, Ottobre, Imparato (54’ Ferrara Raffaele), Orefice, Marcucci. In panchina: Avino, Viscovo, Maradona, Nasti, Esposito Emanuele. Allenatore: Carmine Matrullo

ARBITRO: Francesco Santi della sezione di Prato (assistenti: Giuseppe Minichino e Francesco D’Apice di Castellammare di Stabia)

NOTE: Ammoniti: Camorani, Reppucci (VC); Orefice, Tessitore, Ferrara Raffaele (S). Espulso: Romagnini all’82’ (VC). Angoli: 5-3. Recupero: 2 nel primo tempo; 5 nel secondo tempo. Spettatori: 250 


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