Maresca indica la strada alla Juve



Maresca al tiro (Foto Giuseppe Melone)
Maresca al tiro (Foto Giuseppe Melone)

«Ci portiamo poco della partita contro Milano nella nostra trasferta a Cremona. Non che quella contro l’Armani sia stata una partita interamente da buttare, ma al contrario dove era facilmente individuabile il nostro errore ed il punto dal quale ripartire. Dio solito dopo una sconfitta e prima della nuova sfida e della nuova partita, ci riuniamo per vedere più di una volta la partita precedente per capire precisamente dove abbiamo sbagliato, in cosa abbiamo sbagliato e dove correggere il nostro basket in campo. Questa volta non l’abbiamo fatto nemmeno una volta, sfruttando tutti i giorni a nostra disposizione per prepararci alla sfida di Cremona». Ha le idee chiare e cristalline il capitano bianconero Giuliano Maresca che nel completare il proprio pensiero sui lati positivi e negativi dell’ultima uscita di campionato ha cosi concluso il suo discorso: «Ovvio che tutto è arrivato nel secondo tempo, quando abbiamo avuto un calo fisico e mentale e quindi una sconfitta alla quale possono essere imputati pochi ragguagli dal punto di vista tecnico. Ecco perché prendiamo in considerazione solo il primo tempo dove le energie erano dalla nostra parte e quello che abbiamo mostrato non abbiamo bisogno di rivederlo per trasportarlo alla sfida contro la Vanoli per un semplice motivo: quella del primo tempo contro Milano è la Juve a cui abbiamo abituato i nostri tifosi nell’ultimo periodo. Una squadra che sa cosa deve fare e come lo deve fare, ma allo stesso modo una squadra che per farlo a pieno ha bisogno di energie cosi come è capitato con Sassari dove siamo riusciti a spingere sull’acceleratore dell’attacco e difesa su tutti i quaranta minuti di gioco. I due punti persi al Palamaggiò la settimana scorsa, quindi, sono già nel dimenticatoio e siamo, dunque, pronti ad affrontare la prima di una serie di partite che definire importanti è un vero eufemismo».

Limitando l’importanza di cui parlavi a corto raggio, Pensare ad un doppio successo con Cremona, potrebbe essere più che una rassicurazione per il prosieguo della stagione e quindi del raggiungimento dell’obiettivo finale…



«Non mi sbilancio nel dire che in caso di doppia vittoria nelle prossime due partite, l’obiettivo stagionale è più che in tasca, ma è un qualcosa di molto simile. Sono due dirette avversarie alla salvezza, ma con le quali abbiamo una diversa situazione dal girone di andata. Vincere in casa di Cremona significa mettersi definitivamente alle spalle Cremona in caso di parità dove il doppio confronto ed il 2-0 avrà un peso importante. Con Biella la situazione è diversa considerando che dobbiamo recuperare la sconfitta dell’andata».

A Cremona, poi, ci arrivate nel momento più brillante e migliore della Vanoli. Cosa ti aspetti?

«Attualmente sono una squadra che gioca con fiducia. Il nuovo coach è riuscito a cancellare le negatività e riportare quella serenità e fiducia nella loro pallacanestro che ora sembra più fluida. Una svolta psicologica che ha portato a delle prestazioni di buon livello e a vittorie importanti. Per quanto ci riguarda, non siamo preoccupati dalle ultime due sconfitte, per il semplice motivo, che sappiamo quello che possiamo dare e a Cremona vogliamo tornare ad essere la squadra dell’ultimo mese e mezzo dove abbiamo dimostrato, senza mezzi termini, di poter giocare alla pari con chiunque a prescindere dalla posizione in classifica».

Quale la chiave della sfida?

«Liberare l’area. Riuscire a portare Stipanovic a difendere alto sul pick and roll e quindi permettere a noi esterni di entrare ed arrivare fino al canestro. E’ ovvio che non tutto si risolve intorno a questo accorgimento, ma sarà uno dei più importanti, cosi come sarà importante riuscire a muovere la palla con velocità e razionalità trovando il giusto equilibrio tra passaggi dentro e fuori e ribaltamenti di lato».


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