La soddisfazione di Sergio: “Un sogno che si avvera”



Sergio e Mavraides (Foto Giuseppe Melone)
Sergio e Mavraides (Foto Giuseppe Melone)

Visibilmente emozionato ed un pizzico spaesato nei primi secondi di intervista. Si è presentato cosi Luigi Sergio alla sua prima conferenza stampa da tesserato della Juvecaserta. La sua prima conferenza stampa dopo la sua prima vera apparizione in campo in termini di minuti e di prestazione da quando la società e coach Pino Sacripanti hanno deciso di dargli fiducia con un contratto fino alla fine della stagione. Lui questa fiducia l’ha ripagata aumentando ancor di più l’intensità in allenamento. Gli stessi che il ‘figlio di Maddaloni’, viveva dall’inizio della stagione agonistica facendo parte del gruppo che giorno dopo giorno scendeva in campo per prepararsi alla nuova avventura. Allenamenti e non solo, contando che l’ex Artus Maddaloni e Bisceglie ha preso parte anche a tutto il pre campionato bianconero permettendo al timoniere casertano di mettere una pezza ai tanti infortuni che avevano attanagliato in estate il team di Pezza delle Noci. Poi un piccolo momento di stasi, un piccolo momento di quasi allontanamento, ma solo perché quello che sudava al Palamaggiò sembrava essere un gruppo finalmente a ranghi completi e che andava spedito verso una normalità che poi è stata stravolta totalmente dalla decisione di dividersi da Nic Wise prima ed Eric Chatfield poi. Un gruppo che strada facendo ha avuto ancora bisogno dell’atletismo e della presenza di Sergio per poter avere una certa intensità in vista delle partite. Ancora una volta sembrava il momento giusto, ma poi è stato il momento di Mavraides giunto a Caserta per allungare le rotazioni sugli esterni e dare una mano al trio Gentile, Maresca e Mordente. Ma alla fine la possibilità è arrivata ed è arrivata nel periodo giusto quello in cui un regalo è sempre cosa graditissima: quello natalizio. Prima della sfida con Venezia al decisione di dare al giovane maddalonese la sua grande opportunità. Scampoli di partita con Venezia, pochi minuti nella parte finale del derby con una squadra martoriata di falli nella front line e dopo una settimana difficile con anche un infortunio alla caviglia, ma il meglio doveva ancora arrivare. E’ arrivato nella prima giornata del 2013, è arrivato contro una vera e propria corazzata ed è arrivato per merito e non per problemi altrui. Minuto dopo minuto, l’ex Maddaloni si è conquistato il diritto di stare in campo per merito nella propria metà campo aggiungendo sfacciataggine e punti dall’altra parte. Quattro punti a referto, per la precisione con tanto di commento da parte del diretto interessato circa le proprie emozioni dopo il primo canestro: «E’ stato un momento difficile da dimenticare. E’ successo tutto cosi in fretta che faticavo a crederci che fosse accaduto davvero. Avrei voluto prendermi il palloni – con tanto di sorriso sulle labbra – ma ci serviva ancora per giocare, visto che mancava ancora tanto. Scherzi a parte è un’emozione che non dimenticherò mai. Lo scorso anno queste partite le guardavo in televisione ed invece questa volta ne ho fatto parte in prima persona. Sincero non pensavo di poter arrivare a giocare questo tipo di partite, era già tanto essere parte del gruppo in allenamento e poter imparare e migliorare giorno dopo giorno. Dopo è arrivata questa opportunità ed al sorriso e felicità con la quale venivo a fare allenamento ho aggiunto la soddisfazione personale di aver raggiunto un risultato importante che non voglio far diventare assolutamente un punto di arrivo ma di partenza. Alla base di tutto c’è tanta passione per questo sport e per quella palla che mi ha sempre portato a dare il massimo a prescindere dalle categorie. Per il momento non mi faccio ne illusioni ne mi pongo delle prospettive, mi limito a vivere questo momento a lavorare e continuare a migliorare in allenamento».
Coach Sacripanti ha poi speso anche tante belle parole su di te e sulla tua situazione prima di questa occasione…
«La prima volta che ci incontrammo e dopo i primi allenamenti, la prima cosa che mi disse è che con quello che mi ritrovo fisicamente o ero sfigato o ci avevo capito poco di questo sport. Già era tanto l’opportunità di allenarmi con il gruppo dopo questa devo solo ringraziare tutti per la possibilità che mi è stata offerta e farò di tutto per ripagare la fiducia».
Per quanto riguarda il match, invece, dove è girata la partita?
«Dopo la seconda parte del secondo quarto. Il nostro intento era quello di restare accoppiati e tenere il loro uno contro uno almeno nei primi dieci secondi dell’azione per evitare che andassero a tiri facile e veloci. Ci siamo riusciti bene e nel secondo tempo il vantaggio in termini di punti, ci ha dato maggiore fiducia e tranquillità nel continuare a farlo».




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