San Marco Trotti, Pagliuca scuote il gruppo: ”Voglio vincere, questo non è un dopolavoro”



Mario Pagliuca del San Marco Trotti

In cuor suo non si aspettava un SanMarcoTrotti col freno a mano tirato come nelle ultime due partite. Il pari di Villa Literno e la sconfitta interna contro il Quarto hanno rallentato la marcia di DeLucia e company. Facile parlare ed esaltarsi dopo una vittoria, il difficile commentare una pesante sconfitta interna (1-4) come quella subita contro il Quarto. La pantera Pagliuca parla nel post partita di domenica facendo chiaramente intendere che le sue ambizioni vincenti devono allinearsi col resto di un gruppo. Tutti si devono sentire sotto osservazione e motivati nel dare il 100% per rispetto dei presidente Crisci e Nuzzo che non lesinano energie ed impegno economico per la causa. Amareggiata domenica dopo la sconfitta  la pantera:” Abbiamo fatto una gara secondo me senza concentrazione, senza scendere col piglio giusto. Affrontavamo  una squadra con giocatori  importanti e ne abbiamo pagato le  conseguenze. Non  abbiamo espresso nemmeno il 20% di quello che è il SanMarcoTrotti :alla fine abbiamo pagato.  Un punto nelle ultime due gare.Urge immediata inversione di tendenza Non mi aspettavo questo pari di Villa Literno. Ho trovato un ambiente tranquillo: i ragazzi non sentono la pressione settimanale di preparare la  gara. Ora la musica è cambiata . Il presidente deve essere ripagato dei suoi sacrifici. Si viene per vincere e non si può lasciare nulla al caso curando tutti gli aspetti da quelli caratteriali a quelli tecnici. La domenica paghi i risultati di una settimana.  La trasferta di Mondragone  Siamo attesi al riscatto sabato contro il Mondragone squadra di giovani che sta facendo bene. Giocano con nove under , s’impegnano durante la settimana e la domenica fanno le guerre. Se dovessi segnare al Mondragone, non esulterei per rispetto dei miei ex compagni e non per la città . Ho avuto solo delusioni. Conta solo il rispetto per i miei ex compagni, societa’ e allenatore. Rimbocchiamoci le maniche , io vivo di calcio e sono venuto qui per vincere. Chi vuol stare in questo spogliatoio si deve impegnare e sudare la maglia. Questo non è un dopolavoro, questo è calcio. Non incolpo nessuno ma bisogna avere la mentalità giusta. Prima si puntava ad un campionato tranquillo. La rosa si e’ rinforzata , ci sono degli obiettivi da inseguire e bisogna fare tutti dei sacrifici altrimenti non si va da nessuna parte. L’impatto col nuovo mister Di Liddo  è stato positivo :persona preparata e sapra’ gestire questo gruppo con molti giocatori importanti. E’ la persona giusta per questa causa. Mi ha fatto piacere ritrovarlo. E’lui l’uomo giusto”.




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