Juve, Luise benedice la sosta



Sergio Luise

«Per alcune partite siamo stati costretti a delle rotazioni ridotte, alcuni giocatori hanno avuto alti minutaggi a discapito di poco riposo. Anche in allenamento spesso abbiamo chiesto degli straordinari ad alcuni che necessitavano di fermarsi e lo stesso Cefarelli avrà modo di recuperare dall’infortunio. Quindi credo che sia un bene la sosta in questo momento della stagione, della nostra stagione e del nostro campionato». Commenta cosi, Sergio Luise, l’arrivo della sosta e dei quattro giorni, ormai quasi finiti, di riposo dei casertani in vista del break dell’All Star Game di Biella. L’assistente in panchina di coach Sacripanti, definisce un bene il momento di riposo soprattutto per un motivo in particolare: far tirare il fiato a chi ha dovuto tirare avanti la carretta e fare degli straordinari non solo in partita, ma anche dal punto di vista degli allenamenti, per permettere ai propri compagni di squadra di allenarsi al meglio in vista dell’appuntamento domenicale.

Quanto gioverà a Mavraides questa sosta dal punto di vista tecnico. In cosa deve ancora inserirsi?



«Dan ha svolto con noi soltanto due allenamenti ed è stato bravissimo, basta pensare che ha memorizzato quasi l’intero nostro playback offensivo. Ovviamente conosce poco i compagni e la sosta lo aiuterà nel migliorare questo aspetto».

Passando all’ultimom match disputato in Puglia, le due palle perse di Brindisi sono state sotto gli occhi di tutti, ma secondo te c’è stato qualcosa di diverso che vi è mancato per vincere la partita? Insomma cosa salvi e cosa no della sfida con l’Enel?

«Abbiamo rispettato abbastanza fedelmente il nostro piano partita,cercando di controllare il ritmo non facendoli correre,in attacco siamo riusciti a prendere tiri ad alta percentuale. È mancata lucidità negli ultimi possessi anche a causa di problemi iniziali di falli e l’infortunio di Jonusas che ci hanno costretto a rotazioni forzate.

Quanto ha inciso l’assenza di Jonusas? E come si svolgerà ora la questione soprattutto in termini di recupero fisico? Sarete di nuovo un uomo in meno?

«La sua assenza, tra l’altro in un momento in cui aveva preso ritmo in attacco, è costata tantissimo. Abbiamo giocato per alcuni minuti con due numeri cinque contro una squadra che aveva un quattro perimetrale e in attacco avevamo preparato una serie di situazioni di uscita blocchi per lui, che non abbiamo potuto fruttare. Purtroppo subito dopo la caduta presentava un forte escoriazione sulla parte inferiore della schiena, in questi giorni ha provveduto alle terapie del caso e già da domani farà del lavoro individuale. Non dovrebbero esserci problemi per la prossima partita».

Dopo il break, però, immediatamente un test probante con Venezia. Cosa ti aspetti?

«In verità, nonostante tutto, non ci siamo mai fermati, con alcuni abbiamo lavorato individualmente. Con Venezia troveremo una squadra dal roster importante delusa dall’inizio di campionato ma vogliosa di recuperare,in più potrebbe presentare delle novità con nuovi acquisti e questo renderebbe le cose ancora più difficili».

Al primo break stagionale ti aspettavi questa classifica? O meglio dopo tutto quello che è successo in questi mesi, ti aspettavi di essere a questo break e con questo punteggio?

«Certo che con i vari infortuni, americani cambiati e vicissitudini varie, siamo in una posizione tutt’altro che malvagia. Per quanto riguarda il cammino svolto fino ad ora ho, personalmente, un solo rammarico: la partita contro Biella».

Dulcis in fundo, la convocazione di Stefano in Nazionale, un motivo di vanto per tutta la società…

«È prima di tutto una ricompensa per Stefano e il duro lavoro che ha svolto fino ad ora, E’ migliorato molto dall’inizio dell’anno acquisendo più sicurezza e leadership. E ,poi, per la società è una soddisfazione doppia avere dato un proprio giocatore alla nazionale, senza dimenticare che si tratta di un altro casertano che indossa la maglia azzurra».


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