Luise lancia la Juve verso l’impresa



Sergio Luise

«Quella contro la Scavolini è stata una vittoria importantissima. Ci ha dato un doppia boccata d’aria sia dal punto di vista morale che dal punto di vista tecnico. Siamo riusciti a sbloccarci in trasferta contro una nostra diretta concorrente, ed è la conferma che il lavoro che abbiamo impostato nelle ultime settimane è consono al roster che abbiamo». Questo il primo commento, questa la prima analisi di coach Sergio Luise sull’ultima sfida vinta dalla Juve e la prima in trasferta contro la Scavolini Pesaro. Una vittoria che come lo stesso assistente di Sacripanti ha affermato ha un doppio valore non solo per la classifica, ma anche per il doppio confronto con una diretta avversaria per la conquista della salvezza come i marchigiani. Una vittoria che ha lanciato i bianconeri in una settimana molto più serena e molto più tranquilla rispetto alle ultime e tale da poter affrontare al meglio una sfida delicata e di capitale importanza, visto anche il valore degli avversari, contro l’armata da Eurolega come quella guidata in panchina da coach Andrea Trinchieri.

Dove e come avete girato la partita?



«In difesa. Siamo riusciti a limitare i loro uno contro uno, non entrando in complicate rotazioni difensive. Altro aspetto importante sono state le nostre percentuali al tiro da fuori,abbiamo segnato tiri aperti fondamentali per il risultato finale».

Quali i punti dai quali partire e quali invece quelli sui quali bisogna necessariamente migliorare?

«Partiamo dalla nostra voglia di sacrificarci, di lottare su ogni pallone, di giocare di squadra. Bisogna migliorare in attacco, alzare le nostre percentuali e provare a correre di più, evitando di giocare sempre contro le difese schierate».

Guardando avanti anche in questo caso la prossima sfida è contro una squadra di Eurolega e con una partita nelle gambe. Cosa ci potrebbe essere di simile alla partita con Siena?

«Forse il momento di forma delle due squadre è diverso. Cantù ha alcuni infortuni di giocatori importanti e queste partite ravvicinate potrebbero farsi sentire. Non dobbiamo dimenticare, però, che la partita contro di noi rappresenta per loro un crocevia importante, la vetta della classifica si potrebbe allontanare. Sono sicuro che giocheranno anche per dare un segnale».

Cantù ha un problema con Aradori. Secondo te come cambia la squadra con o senza questo giocatore?

«Aradori è con Datome l’italiano più produttivo in questo momento, ha talento, forza fisica e doppia dimensione. Anche se ci sono valide alternative, la sua eventuale assenza potrebbe favorirci, in ogni caso prepariamo la partita come se ci fosse».

Come e dove si deve insistere per battere la squadra di Trinchieri?

«Giocare ogni pallone come fosse l’ultimo, non lasciar prendere ritmo ai tiratori fuori dall’arco e in attacco contro una difesa così fisica dobbiamo evitare di tenere ferma la palla e di insistere in penetrazioni contro gli aiuti».

Il tuo appello alla tifoseria casertana…

«Credo che le partite contro Cantù abbiano sempre un sapore particolare, sia dal punto di vista sportivo che da quello del tifo. Per un tifoso casertano un’eventuale vittoria avrebbe un valore aggiunto, soprattutto se partiamo sfavoriti. In ogni caso vedrebbe una squadra composta da giocatori pronti a sudare fino all’ultima goccia pur di provarci. Perché perdersi questa possibilità?».

 


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