Casertana: ognuno si assuma le proprie responsabilità!



Domenica nera per la Casertana

Otto giornate, sette punti di ritardo dalla vetta. Squadra sulla carta competitiva, ma in campo è un’altra musica. Non c’è carattere, non c’è quella voglia di vincere che si deve leggere negli occhi di chi lo vuole veramente. I calciatori volevano chiarezza societaria e l’hanno avuta. Evidentemente non è bastato perchè sono arrivate due sconfitte in sette giorni e di questo passo le cose possono solo peggiorare. L’analisi è spietata: questa Casertana continua a toppare, a giocare con lanci lunghi (anche se Maiuri in settimana aveva fatto capire che non lo avrebbe permesso) e a deludere i tifosi. Per quanto ci riguarda continuiamo a dire che la rosa attuale è incompleta. Manca un fantasista, alcuni giocatori non stanno rendendo, altri giocano in ruoli a loro non consoni, altri ancora si pestano i piedi a discapito della squadra. Non ci fa piacere ricordarlo, ma ad inizio settembre la dirigenza continuava a ripetere che questa Casertana avrebbe vinto il campionato. Non ne siamo mai stati convinti perchè senza almeno un paio di pedine e una rosa meno ampia, non si riuscirà a centrare l’obiettivo. Sia chiaro: il tempo per recuperare c’è, ma se domani i falchetti affrontassero la Turris o la Sarnese uscirebbero con le ossa rotte. Meglio perciò correre immediatamente i ripari; qualcuno non è da Casertana, altri aspettano solo una chiamata. Ora tocca alla società dare un segnale, una scossa. Nessuno è intoccabile, ognuno si assuma le proprie responsabilità, dal primo all’ultimo senza esclusioni. Per la prima volta la Casertana ha in organico giocatori vincenti e di grido, ma non basta avere curriculum da Lega Pro o da super bomber per vincere a Caserta. A pochissimi chilometri c’è chi ha saputo investire oculatamente e ora si gode il secondo posto in classifica. Nella città della Reggia c’è forse una maledizione un sortilegio, chiamatelo come volete però è impossibile continuare ad offrire prestazioni allucinanti rendendo amare le domeniche dei tifosi. O si cambia marcia o è meglio ridimensionare il progetto gettando al vento un altro anno.




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