Juve, Oldoini bada al sodo



Oldoini, sprona la Juve ad avere più intensità

“La cosa importante era vincere questa partita. Era la prima in casa, la prima davanti ai nostri tifosi e ci tenevamo a fare bella figura e poi in questo modo iniziamo a metterci alle spalle squadre che non sono Milano, nella nostra personale corsa in questo campionato”. Questo il commento, questo il primo riferimento di Max Oldoini alla sfida di sabato sera della sua Juve contro al Vanoli Cremona. Una sfida ed una vittoria che ha dato ufficialmente il via al campionato bianconero dopo un primo round, un primo step contro una squadra al momento non ancora alla portata della Juve come l’Olimpia Milano.

“Il successo ci serviva, poi, anche per metterci alle spalle definitivamente il pesante passivo della sfida contro Milano, dove siamo scesi in campo senza un giocatore comunque importante come Jonusas. Quindi abbiamo fatto un passo in avanti, siamo riusciti a ad alternare delle cose buone ad altre meno buone, ma siamo riusciti a far prevalere le prime quando siamo riusciti a fare un passo in avanti dal punto di vista della difesa, dal punto di vista dell’intensità nella nostra metà campo. Il match è cambiato da quel preciso istante. Abbiamo messo un tappo al nostro canestro ed abbiamo rimontato dal -15 giocando bene anche in attacco. Abbiamo eseguito meglio i nostro giochi, abbiamo giocato meglio il pick and roll, abbiamo portato meglio i blocchi, insomma si è elevato il livello di esecuzione della nostra pallacanestro”.



Quindi la differenza tra primo e secondo tempo è tutta nell’esecuzione?

“Assolutamente si. Quando abbiamo eseguito meglio siamo stati più efficaci. Alla fine però quello che ci importa di più in questo momento è che la squadra abbia fatto dei progressi sia dal punto di vista del carattere che dell’intensità all’interno della stessa partita”.

In questa migliore esecuzione c’è stato anche tanto merito di quello che è stato il quintetto che si è mostrato maggiormente affidabile in campo rispetto ad altri: quello con gli italiani e Jonusas…

“L’esperienza degli italiani ti da sempre una bella spinta. Michelori e Mordente hanno alzato l’intensità della nostra difesa, Jonusas è un giocatore che produce e mette tanta energia in campo e quindi siamo riusciti ad aumentare quel livello fisico di cui parlavo in precedenza. Va anche detto, però, che alcuni giocatori sono arrivati a questa partita con dei problemi fisici e quindi hanno avuto un piccolo rallentamento. Comunque la partita contro Cremona ha dato delle indicazioni ora dobbiamo continuare a lavorare su questa strada in allenamento. Il quintetto che ha prodotto la prima ondata di recupero rappresenta una certezza all’interno di un match, la nostra prima, ma non vuol dire che nella prossima altri giocatori ed altri quintetti possano fare lo stesso. Stiamo lavorando giorno dopo giorno per far si che il tipo di basket che vogliamo fare venga meccanizzato ed amalgamato al meglio da tutta la squadra e siamo sulla buona strada. Ora dobbiamo solo sperare che la sfortuna e gli infortuni ci abbandonino per un po’ e che ci lascino lavorare con molta più continuità a ranghi completi”.

Quintetto italiano e difesa. Si riparte da questo?

“Dobbiamo dare tutto quello che abbiamo in mezzo al campo. Questo è stato sempre il nostro marchio di fabbrica e quest’anno vista la panchina abbiamo la possibilità di mettere in campo i giocatori che ci danno più garanzie, però anche gli altri hanno fatto il loro lavoro come Akindele che nonostante i meno punti rispetto a Milano ha eseguito in difesa quanto gli avevamo chiesto. Contro Biella si ripartirà dalla difesa forte che ci ha portato alla vittoria con Cremona e nella speranza che la squadra possa lavorare per più di tre giorni al gran completo”.


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