La vittoria di/per Mimmo



L’inaugurazione della sala stampa dedicata a Mimmo Mingione (Foto Buco)

Alla seconda giornata arriva la prima vittoria stagionale della Juvecaserta che, pur non esaltando, sconfigge Cremona e si schioda da quota 0. Vittoria doveva essere e vittoria è stata contro una formazione decisamente inferiore, per talento, alla banda di Sacripanti che ha dovuto sudare fino alla sirena per venire a capo di un match duro ed in salita. Dopo il tremendo -15 iniziale, Caserta ha ripreso la retta via con fatica e più per demeriti cremonesi che per propri meriti. Difficilmente avrebbe vinto con una squadra di media fascia, siamo onesti. Una prestazione incolore di alcuni (Jelovac su tutti, ma male anche Akindele e Wise), migliore in altri (applauso a Chatfield che non doveva giocare ma ha rischiato personalmente pur di esserci) ma che testimonia come il gruppo non si ancora compatto. Molti hanno esaltato Jonusas, spendo una nota per il lituano: bene in attacco per carità, benone nelle responsabilità ma non si può sottacere come sia stato spazzato via da Harris nel primo tempo (l’americano è stato cancellato, nella ripresa, da Mordente e Maresca) e quei due falli sciocchi nel giro di pochi secondi nel terzo periodo. Bene, comunque, sia chiaro. Sacripanti ha diretto la squadra lasciando poco tempo alla filosofia: appena ha trovato ‘cinque’ da battaglia che erano lucidi li ha lasciati dentro facendo saltare delle gerarchie che, in verità, ancora devono emergere. Comunque contava vincere e così è stato. Permettetemi una chiosa: la novità dei pannelli di plexiglas a bordo campo non mi piace. Esteticamente rivedibili, non sono neanche tanto sicuri per i giocatori e non si capisce il vero motivo di questa innovazione.

GOOD TIME. I primi due punti stagionali sono sempre un bene per il morale, lo spirito e la classifica. E’ sempre un piacere vedere la classifica che si muove anche se bisogna lavorare ancora tanto. E’ bello, sempre, rientrare al Palamaggiò che ti regala un fascino particolare. Io, personalmente, mi emoziono come il primo giorno (si giocava Mobilgirgi contro Arexons Cantù) e rivedo i fenomeni che hanno calcato quel parquet. E’ sempre bello entrare e sognare: poi la realtà si scontra con la fantasia, ma chissenefrega. Il Palamaggiò è sempre una seconda casa per me e tantissimi casertani. Almeno per i 2565 che hanno preferito un sabato sera a Pezza delle Noci che ‘strusciare’ per le vie del centro.



M&M. Mordente e Michelori, tanto bistratti in preseason, hanno firmato la vittoria sulla Vanoli. Forse qualcuno si ricrederà e capirà che quando, da più parti, si diceva di pazientare un attimo, era per dare il tempo fisiologico a due giocatori, abbastanza in là con gli anni, di recuperare una condizione accettabile. Mordente che insegna come si sta sul legno a tutti: l’unico a capire che era il caso di servire Akindele quando era marcato da Kotti o Stipanovic (grande e meritato applauso per lui), che si prende falli con una scaltrezza unica, che fa sempre la cosa giusta al momento giusto. Michelori che ci ha messo 52 minuti di campionato per beccarsi la prima ovazione e far dimenticare i rancori passati, l’ho detto ‘live’ ad un collega. Il Michelori che lotta come un pazzo, che sgomita, che si fa largo, che non cede un centimetro ed esce sempre sanguinante dal parquet. Quel Michelori che ha scaldato i cuori bianconeri e che, ora, è ritornato a farlo. M&M sempre insieme.

SENZA IL DIAVOLO. Era la ‘prima’ casalinga senza la tifoseria organizzata e si è visto. L’Inferno Bianconero che, da sabato sera, non ha più lo striscione in curva Ancilotto. Fa male non vedere più anche il diavolo campeggiare, come baluardo, in difesa del settore. La scelta è stata fatta a settembre, la loro assenza si vede e si sente anche se vanno, comunque, apprezzati i ragazzi che, dalla stessa curva, sono riusciti a trascinare il resto del palazzetto. Abituiamoci in fretta perchè l’IBN, come recitava una sua famosa sciarpetta, non fa mai un passo indietro.

IL SINDACO TRA NOI. Ho appreso dal sito goldwebtv quello che era successo a Pio Del Gaudio presente sia alla commemorazione di Mimmo Mingione sia alla sfida contro Cremona. Onestamente non ho visto niente quindi non posso esprimere un giudizio, ma ho letto di un’offesa verbale che ha infastidito il primo cittadino che, in verità, si è sempre dimostrato sensibile alla Juvecaserta e le sue problematiche. E lo dice uno che non l’ha votato e non voterà mai il suo schieramento politico. Ora non voglio entrare nel merito ma credo, da cittadino, che fa parte del gioco avere detrattori. Forse Del Gaudio non viveva una serata particolarmente allegra, mettiamola così. L’importante è che resti al fianco dei bianconeri.

IN LOVIN MEMEORY. La vittoria ha una dedicata speciale. Una giornata passata nel ricordo di Mimmo Mingione con tanto di celebrazione che ha coinvolto i vertici societari bianconeri, la sua famiglia, il sindaco Del Gaudio, il presidente del Coni De Simone e la stampa cestistica che, da Mimmo, ha preso esempio e spunto per migliorare. Le parole sono superflue e sciocche in questi momenti, resta solo la grandissima emozione di tutti i presenti alla celebrazione sobria ma spontanea. Non posso dimenticare gli occhi lucidi del collega della Gazzetta dello Sport Lucio Bernardo e quelle del segretario Carlo Giannoni, due persone che conoscevano Mimmo come le loro tasche. Fatemi fantasticare, quel tiro di Vitali alla fine l’ha spinto fuori dal canestro proprio Mimmo col suo soffio perchè… non è giusto, non sarebbe stato giusto vero Mimmo? Una celebrazione sobria, dicevo: meglio la semplicità perchè Mimmo era così. La targa nella sala stampa, adesso, è indelebile e, anche se non ce n’era bisogno, ci regalerà sempre un ricordo speciale di una persona speciale. Ed ogni volta un bacio ci scapperà.

VERITA’. Certo, la vittoria con Cremona non è stata proprio netta e lampante ma il leit motiv generale è: “Teniamoci i due punti e via”. Eh sì, è proprio vero. Meglio tenerseli stretti questi due punti, i primi della stagione di una Juvecaserta talmente nuova e da decifrare che non sembra affatto facile capire, oggi, dove possa arrivare. Sono stati talmente tanti i problemi, contrattempi ed imprevisti dall’inizio della preparazione che il cartello ‘lavori in corso’ continua ad essere esposto. Tutto sommato non è un male perchè, in tutta onestà, alcune compagini già hanno fatto capire che campionato faranno. Una di queste è Cremona che, come ha onestamente precisato il coach Attilio Caja in conferenza stampa al Palamaggiò, non ha tanto talento e quello è il materiale a disposizione. Caserta, invece, ha ‘nove giocatori nove’ (volendo anche dieci visto che Cefarelli può tenere il campo in A per diversi minuti) ma non ha ancora una condizione fisica accettabile. Anzi, in troppi sono col serbatoio a metà. I passi avanti, comunque, sono evidenti nei singoli, un pò meno nel gioco corale.


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