Alessadro De Luca, dal Clan alla maglia azzurra



Alessandro De Luca in azione in maglia Clan

Il Rugby Clan Santa Maria Capua Vetere come fucina di talenti. Il sodalizio sammaritano, prossimo ai vent’anni di attività sul territorio di quella che fu l’Antica Capua romana, nel corso della sua storia anche se breve ha lanciato nel panorama nazionale e non solo tantissimi atleti di un certo spessore tecnico. Uno su tutti, Salvatore Perugini, pilone (o forse ex, ancora non si sono capite le reali intenzioni di Brunel) della nazionale azzurra e delle Zebre di Parma, fino ad arrivare a Di Cicco e Cocchiaro impegnati in Eccellenza con L’Aquila. Ma c’è tanto altro con tanti ragazzi che calcano il ‘Francesco Casino’ con regolarità a partire dai pilastri della prima squadra che milita in Serie C campana come Alessio Villano, chiamato non a caso ‘il prescelto’ o Gianluca Munno per citarne alcuni. Nelle giovanili, poi si è fatto strada un ragazzo che per tradizione di famiglia non poteva non essere che un rugbista di talento, Alessandro De Luca, prendendo spunto magari dai fratelli che lo hanno preceduto, Umberto e Gianluca (apertura della prima squadra). Alessandro, nato il 29 giugno 1995 come mediano, sin dalle categorie minori, si è subito fatto notare fino a trascinare la sua Under16 ad ottimi risultati per poi approdare lo scorso anno all’Accademia Federale di Rugby ‘Lorenzo Sebastiani’ di Roma per poi essere riconfermato in questa stagione dai tecnici Roselli e Grassi. Quest’anno poi l’arrivo nel giro della nazionale Under18. Un traguardo grandioso per il Clan e per lo stesso giocatore. Alessandro è un ragazzo a cui piace divertirsi, come la maggior parte dei suoi coetanei è simpatico ed ha la testa sulle spalle. E’ appassionato di rap e soprattutto dell’artista avellinese Ghemon. Lo abbiamo ascoltato, dopo averlo visto negli impianti del foro Italico per la presentazione delle nuove divise della Nazionale di rugby firmate Adidas al fianco dei più grandi campioni dell’ovale azzurro.

Che stagione ti aspetta quest’anno? Accademia, Clan, studio. Come stai fisicamente e mentalmente, dato che tutti ti reputano una grande promessa? ti senti pronto?



“Quest’anno sarà sicuramente il più impegnativo che io abbia mai avuto, sia rugbisticamente che scolasticamente. Dico questo perché, dopo il periodo di stop a causa dell’infortunio e della seguente operazione alla spalla, ho tanto da recuperare e soprattutto perché quest’anno affronterò la maturità. Mentalmente sono pronto e consapevole che sarà dura. Come sappiamo, però, le soddisfazioni arrivano solo con i sacrifici”.

Continua la tua esperienza a Roma ed ora sei entrato nel giro della nazionale under18, che sensazione ti provoca e quali sono le aspettative nel breve termine con la maglia della nazionale?

“Sì, quest’ anno i tecnici federali mi hanno riconfermato in accademia. Ciò mi dà tanta fiducia e mi sprona a migliorare sfruttando al massimo i consigli degli allenatori. Per quanto riguarda la nazionale, la lotta per il posto in rosa è costante, tutti noi accademici desideriamo di rientrare nei 26 che giocheranno l’Europeo di categoria nel mese di marzo”.

De Luca (terzo da destra) alla presentazione delle divise azurre

A proposito di maglia azzurra. In questi giorni è stata presentata la maglia della nazionale maggiore, che ha cambiato sponsor tecnico, passando all’adidas e ti abbiamo visto al fianco anche dei campioni più esperti. Che hai provato? hai avuto modo di scambiare due chiacchiere con qualcuno di loro? se sì ti hanno dato dei consigli o ti hanno fatto gli auguri?

“È sempre un onore essere al fianco di giocatori di un certo spessore. Durante la presentazione e dopo siamo stati con loro e devo dire che sono ragazzi alla mano, che non ci hanno messo in soggezione, anzi hanno scambiato amichevolmente con noi quattro chiacchiere. Si è parlato dell’attività delle accademie ma soprattutto della loro voglia di far bene ai test match per esser pronti per il 6 Nazioni di quest’anno”.

Il Clan compirà 20 anni a breve, quali sono secondo te le prospettive per questa stagione sia come prima squadra sia come giovanili (compresa la tua categoria)?

“Il Clan ne compie 20 è vero ma da anni si dimostra una delle società più esperte della Campania. Poche volte si è vista una squadra che ha ottenuto così tanti risultati e che ha cresciuto e portato diversi giocatori ad alto livello. Come sappiamo la prima squadra è una delle candidate alla promozione in Serie B, facendo tutti gli scongiuri del caso. Io credo che con la guida tecnica di Pirro e Di Rienzo i ragazzi possano tagliare questo traguardo che da diversi anni sfiorano. Per quanto riguarda l’Under 20, credo che possa tranquillamente giungere a fine anno in vetta alla classifica. Me lo auguro”.

Con la divisa da trasferta dell’Italia (quarto da sinistra) assieme ai mostri sacri del rugby azzurro

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