Caserta pronta ad abbracciare la Juve



Max Oldoini

«Credo che il segnale forte che questa squadra ha dato nelle ultime uscite, specialmente in termini di atteggiamento, è quello di non arrendersi mai e sono sicuro e pronto a metterci la mano sul fuoco, che non lo farà mai, ne in pre-stagione ne quando inizierà il campionato». Questo il commento, questo il pensiero di Max Oldoini alla vigilia di quello che per antonomasia è il momento più atteso della pre-season bianconera: il Torneo Città di Caserta. Il momento più atteso perché si gioca in casa, il momento più atteso perché tutti, indistintamente, hanno la possibilità di vedere con occhio la propria squadra, farsi un’idea dei giocatori e di tornare su quei gradoni abbandonati l’anno precedente e calcati solo ed esclusivamente nei giorni degli allenamenti a porte aperte. Scaloni di curve, di tribuna e parterre che non aspettano altro di essere gremiti in una due giorni di basket che a differenza degli altri anni è totalmente libera. Tutto gratuito e tutto grazie alla Galeo che oltre ad essere al fianco del club del presidente Gervasio, si è preso l’onere e l’onore di organizzare il tutto sgravando chiunque dal comprare un mini abbonamento, intaccare la ‘consistenza’ del proprio portafogli e quindi di presentarsi a Pezza delle Noci solo ed esclusivamente con l’idea di tornare poi a casa senza voce per aver tifato ed essere stato al fianco della trippa bianconera. La stessa truppa che dopo la prima sfida tra la Reyer di Venezia – che riporterà al Palamaggiò Eric Williams – e la Sidigas di Avellino (nell’intervallo della quale ci sarà la prima semifinale dello ‘shootout’ dalla lunga distanza, l’altro nell’intervallo della Juve), verrà ufficialmente presentata ai tifosi di Terra di Lavoro. Un rito che ormai si ripete da anni e che questa sera festeggerà il suo quarto anno nella massima serie ed il terzo con a capo lo stesso head coach che ormai è entrato nel cuore di tutti i tifosi, Stefano ‘Pino’ Sacripanti. Dopo la presentazione (ore 20.30), dopo i riflettori puntati su ognuno dei prossimi protagonisti, sarà il tempo di giocare, sarà il tempo di scendere in campo e mostrare quanto di buono Maresca e compagni hanno fatto vedere a Trani e da dove sono tornati con un bottino di una vinta ed una persa, affrontando la Virtus Roma nella seconda delle due semifinali previste (immediatamente dopo la fine della presentazione stessa). La speranza è che a Caserta il risultato sia diverso e che si arrivi ad un 2/2 in termini di vittorie, ma soprattutto che si facciano ulteriori progressi cosi come spiega lo stesso Oldoini: «Il torneo di Trani ha mostrato dei passi in avanti in termini di intensità, ma questa è una parte del gioco in cui dobbiamo migliorare ancora. Abbiamo avuto tanti problemi ed alcuni li stiamo ancora recuperando come Gentile che non si è allenato per il problema alla caviglia. Dei passi in avanti sono stati già fatti in Puglia dove abbiamo cercato di passarci la palla, avere più pazienza nelle conclusioni, ma soprattutto ci conosciamo un po’ di più tutti. In pre-season le squadre vincono e perdono, i risultati contano a poco, quello che conta è lavorare per la condizione fisica e la chimica di squadra».

Questa sera i tifosi vedranno anche Wise all’opera?



«Da quando siamo tornati da Trani ha svolto due buonissimi allenamenti di seguito. Allenamenti in cui è stato capace di innescare tutti i compagni e questo ci fa piacere. Si è allenato con lo spirito giusto e stare in campo gli permette di conoscere meglio i compagni di squadra».

Cosa vi piacerebbe vedere, dal punto di vista tecnico in questo torneo?

«Prima di tutto piccoli passi vanti fisicamente, anche se avendo avuto una settimana lunga abbiamo caricato ancora un po’. Nonostante tutto in attacco ancora più pazienza, passarsi ancor di più la palla e cercare sempre la soluzione ad alta percentuale. In difesa evitare assolutamente di farsi battere in 1vs1».

Anche se poi dietro c’è Akindele…

«E’ un giocatore che ci da presenza fisica e centimetri, ma soprattutto ci da la possibilità di aumentare la qualità in campo di Michelori permettendogli di partire dalla panchina e limitare i minuti, e quella di Jelovac che può giocare nel suo naturale ruolo di numero ‘4’».


error: Content is protected !!
P