Nola, Gaglione e quella maledizione di Via Medaglie d’Oro



Rosario Gaglione

Ha cambiato città, colori sociali, ma la grinta è sempre la stessa. Rosario Gaglione dopo l’esperienza a Torre del Greco ha questa estate si è trasferito a Nola. La Real Hyria è nata dalle ceneri della Turris (i corallini si chiamano da quest’anno Torre Neapolis) e in squadra ci sono molti ex biancorossi. A guidarla un presidente vulcanico ma che sa il fatto suo: “Il progetto è quello di disputare un buon campionato – ha detto – per poi programmare un futuro importante. Sicuramente a Nola si lavora meglio rispetto a Torre del Greco. Troppi problemi, troppe pressioni”. Domenica ritroverà il suo ex allenatore Mario Di Nola. Due anni fa l’avventura in panchina durò poche giornate: “Ma ci siamo lasciati in ottimi rapporti – precisa il presidente – anzi ci sentiamo spesso. Mi fa piacere di rivederlo e spero possa fare bene a Caserta”. Il ‘Pinto’ in passato ha portato male alla Turris, Gaglione fa i debiti scongiuri e sogna il colpo: “Inutile dire che veniamo a Caserta per provare a vincere. Del resto tutti scendono in campo con quello scopo. Stavolta però vorrei tornare a casa con un risultato positivo dal momento che in quel campo abbiamo sempre perso. Questa è una società tutta nuova, forse è la volta buona”.




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