Sedotto ed abbandonato, Tommaso Merola: “Aspetto da una settimana la chiamata di Lazzaro Luce”

Da portiere del Gladiator a disoccupato: in una settimana è cambiata la vita di Tommaso Merola. Il forte portiere di Maddaloni classe ‘86 era al centro di una delle trattative che riguardano il Gladiator. Nell’ultimo mese il suo nome è stato accostato con insistenza al sodalizio nerazzurro che aveva scelto lui per mettere la saracinesca alla propria porta. Venti giorni di contatti continui che lo avevano indotto a togliersi dal mercato, felice della nuova avventura. Giunge anche l’annuncio all’interno della conferenza stampa del 13 luglio, quando il presidente Lazzaro Luce ufficializza a parole il suo acquisto. Nella conferenza stampa seguente, quella del 20 luglio, il noto manager casertano si rimangia la parola data e mette da parte il suo innesto. Alla base di questa scelta vi è un lungo colloquio con l’allenatore Luigi Squillante che decide di puntare su due portieri under. Da questo momento cambia completamente la realtà di Tommaso Merola che da nuovo portiere del Gladiator si ritrova a spasso. Da lunedì il miglior portiere dello scorso campionato di Eccellenza ha iniziato la preparazione con l’Equipe Campania nell’impianto sportivo di Qualiano. In attesa di conoscere il suo futuro, egli parla della sua storia con molta amarezza: “Da una settimana aspetto la chiamata del presidente Lazzaro Luce. Negli ultimi venti giorni ci siamo sentiti spesso e credevo che la trattativa fosse conclusa positivamente. Poi da una settimana non sono stato più richiamato e vengo a sapere che il Gladiator ha cambiato strategia in porta. Da sette giorni aspetto la chiamata di Luce che non mi ha fatto sapere più niente. Io la mia parola l’ho mantenuta, ho rifiutato le proposte del Progreditur Marcianise e della Sanseverinese pur di giocare con il Gladiator. Lo ringrazio dell’interesse e spero ancora di essere scelto come portiere di questa gloriosa squadra. Intanto ho iniziato ad allenarmi con l’Equipe Campania con campioni del calibro di Gaetano Romano, Salvatore Sibilli ed i fratelliRosario e Nunzio Majella. Ora sono in attesa di una nuova proposta per l’anno prossimo, con la speranza che tutto ritorni alla normalità presto”.