Lo staff si ricompone, Caserta parte all’attacco



Sacripanti e Oldoini

Di nuovo tutti sotto lo stesso tetto. A partire da questo pomeriggio, lo staff tecnico della Juve potrà tornare a lavorare interamente e di comune accordo sul futuro della squadra della Juve senza bisogno di internet, mail, telefoni e messaggi aventi come oggetto principale il mercato. Un mercato che dunque, riprenderà a pieno ritmo, con contatti, video e schede da spulciare fino in fondo, con particolare interesse verso quelle portate in territorio italico dal duo a stelle e strisce Oldoini-Luise. La permanenza dei due assistenti negli States ed in particolare alla kermesse più importante del basket estivo, sarà al centro dell’attenzione del timoniere canturino che ieri è tornato a casa dopo la propria esperienza continentale con la nazionale Under 20. Una settimana di report, partite e giocatori scrutinati da capo a piede e contatti da tenere in considerazione. Non fosse altro per la considerazione e l’importanza che lo stesso Sacripanti ha dato a questa manifestazione non soltanto dal punto di vista del talento sciorinato sui campi da basket, ma anche perché nel corso del mercato, quella di Las Vegas rappresenta una tappa fondamentale anche dal punto di vista economico. La fine delle ‘ostilità’ in Nevada, chiude il cerchio con la prima parte del mercato. Una parte in cui le pretese, legate anche alla presenza o partecipazione alle liste delle varie formazioni Nba (non il caso di Andre Smith che aveva già firmato un lauto contratto con Samare prima di intraprendere la strada americana che poi si è conclusa con zero minuti in cinque partite dei Warriors che non gli hanno regalato nemmeno la gioia di provarci ndr), erano ancora di un certo livello. Livello al quale anche le altre formazioni preferiscono non arrivare, figuriamoci la Juve che di budget non ne ha certo uno di grandissima portata. Una linea comune, insomma, che parte dalla altrettanto comune idea che dal giorno successivo alla chiusura del sipario nella città delle luci, le pretese economiche dei giocatori rimasti fuori dal ‘sogno americano’ in un modo o nell’altro scendano sempre e a volte anche vertiginosamente. Tutto dipende dalla voglia di arrivare in Europa, ma soprattutto da quella di arrivare in un campionato di prima fascia, soprattutto se si parla di visibilità. Come quello tricolore. Voglia di cui ha parlato persino lo stesso Sacripanti in riferimento agli ultimi due acquisti della Juve, Wise e Jelovac. L’idea dei giocatori e degli agenti di utilizzare l’Italia e nel caso di specie Caserta come vetrina o trampolino di lancio verso altri lidi, cosi come è capitato per Andre Smith, ha fatto la differenza in quella fase di contrattazione dove ovviamente Caserta deve ed è costretta a giocare a ribasso, dal momento che le aste a rialzo sono ben evitate da parte dei bianconeri. E sarà proprio questa idea a fare da border line da applicare ai vari profili che Luise ed Oldoini sottoporranno all’head coach e giemme casertano per provare a completare il mosaico legato al prossimo starting five. Voglia di emergere, voglia di lavorare in palestra e mettere da parte almeno per un anno le questioni economiche investendo su se stessi e sposare a pieno il piano economico varato dalla dirigenza di Pezza delle Noci. Di sicuro un piccolo sforzo l’entourage di Terra di lavoro lo farà per assicurarsi il giocatore chiave, la classica punta di diamante a cui affidarsi nei momenti caldi. Il nome di DeShawn Sims può rientrare all’interno di questa categoria vista la mole di punti che l’ex Michigan ha prodotto negli ultimi anni sia dentro che fuori gli States. Ma il suo nome sarà uno fra i tanti, specialmente perché la decisione se affidarsi ad una ala piccola od un lungo od un giocatore che possa ricoprire in maniera diversa entrambe le posizioni, non è stata ancora presa. L’unica certezza è che ci vorrà una guardia americana. Un uomo con punti nelle mani. Una mitragliatrice che sappia capitalizzare il gioco di Sacripanti in transizione, ma anche a difesa schierata, quando partendo dal post basso si creano quei tiri aperti sul perimetro da non sbagliare e sciupare. Un ruolo dove dalla panchina, invece, resta ancora aperta la pista e la possibilità di Mordente che darebbe le stesse sicurezze, ma con uno status molto più interessante, quello di italiano.




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