Volpi lascia la Pro Recco e la pallanuoto finisce nel caos



Gabriele Volpi, ex patron della Pro Recco

La notizia forse era nell’aria, ma nessuno se l’aspettava sul serio. Gabriele Volpi e i propri figli Simone e Matteo hanno lasciato il timone della Pro Recco e lo hanno annunciato alla vigilia delle Olimpiadi di Londra, con la maggior parte degli atleti delle due nazionali azzurre sono dei tesserati recchelini. Il mondo della pallanuoto italiana è nel panico, ma c’è anche chi esulta. Questo potrebbe avere delle ripercussioni, però, sul rendimento delle nazionali ai Giochi. Il motivo ufficiale è la questione legata al regolamento federale della FIN che ammette solo 2 stranieri (non italiani) per club al maschile ed uno al femminile (2 in champions). Il Recco, società finora solidissima e disposta a spendere tantissimo sul mercato, vorrebbe rispettata la sentenza Bosman del 95, ma anche le direttive dell’Unione Europea per la libera circolazione dei lavoratori all’interno degli stati membri UE. La FIN è stata più volte ripresa ufficialmente dall’Unione Europea per questa vicenda e probabilmente verrà sanzionata, ma laFedernuoto si difende asserendo che l’accordo sarebbe stato trovato con le società dei massimi campionati tramite un patto controfirmato dai rappresentanti dei club. A questo punto potrebbero essere passibili di sanzioni anche i club? Tra l’altro la FIN si è sempre difesa affermando che la sentenza Bosman valesse solo per gli sportivi professionisti e che i pallanuotisti sono dilettanti. In realtà, però, la sentenza che ha rivoluzionato il mondo dello sport è estesa, di fatto, anche ai dilettanti (basti pensare alla Serie D di calcio o la DNA di basket). Ora la Pro Recco, club più titolato d’Italia al maschile e dominatrice assoluta in campo femminile in questa stagione, naviga a vista e probabilmente, dopo l’addio anche di Pino Porzio alla panchina maschile (lo sostituirà Riccardo Tempestini, fino a l’altro ieri tecnico della femminile a quanto pare), non sarà nemmeno in Eurolega il prossimo anno. Botta e risposta tra Recco e FIN con la decisione incredibile, comunicata dall’amministratore della società Angelino Barreca,  di ritirare la squadra femminile campionessa d’Italia, mentre intanto in A1 femminile non si sa ancora niente di certo. Che fine farà il posto lasciato dalla Pro Recco? Ci sarà qualcuno disposto a salvarla? Il titolo ritornerà al patron del Rapallo, Martini? In quel caso dovrebbe ripartire dalla B la Pro Recco, dove milita attualmente con la seconda squadra (fuori classifica). Ricordiamo, infatti che il Rapallo si è fuso giusto un anno fa con la Pro Recco per mettere su il settore femminile, che sta andando fortissimo anche a livello giovanile (scudetto vinto anche nell’Under17). Sono domande a cui a caldo non si può rispondere, dopo l’addio di colui il quale (Gabriele Volpi), da magnate e mecenate al tempo stesso aveva investito tantissimo, troppo, finendo anche nel mirino della Guardia di Finanza (come dicono i maligni), ha sparigliato un bel po’ le carte di questo intricato mondo della pallanuoto. Intanto l’Ortigia avrebbe in teoria rifiutato il ripescaggio, non firmando il documento sugli stranieri in A1 del 2 luglio, ma il consigliere federale Marotta, patron del team siciliano avrebbe ricevuto un altro po’ di tempo per pensare. Potrebbe essere letta anche in ottica di sgravio economico sugli aretusei la convocazione (si badi bene) della fortissima Aniko Pelle nel Setterosa con lo stipendio pagato nell’anno olimpico dalla FIN.

Il Volturno attende notizie su un eventuale ripescaggio

In caso di scomparsa che appare quasi ufficiale della Pro Recco dalla scena femminile ci sarà spazio in massima serie sia per Ortigia che per il Volturno. Intanto si è tenuta una riunione preliminare per informare le atlete presenti della situazione attuale in casa Volturno, forse qualcosa si sta muovendo ai piani alti del ‘Palazzo’. Più che rumors di mercato, ci sarebbero  desideri da parte dei vari componenti dello staff. In caso di A1 il Volturno potrebbe tentare l’assalto ad Aniko Pelle, pallino del presidente Tatavitto e molto stimata anche da coach Napolitano. o Valentina Ayale dell’Ortigia nel caso la società disputi la A2, due elementi di assoluto spessore. Potrebbe ritornare in auge l’ipotesi Sparano con la portierina della nazionale che però avrebbe l’ostacolo Posillipo che non vuole cederla in Campania e vorrebbe anche un bel corrispettivo economico. In più nelle ultime ore si parla anche della Corrizato, ex Fiorentina che non ha firmato per il nuovo sodalizio Firenze Waterpolo, e quindi libera sul mercato in quanto avrebbe una vertenza con il Firenze Pallanuoto (una delle due parti nella fusione del club gigliato) risalente a qualche stagione fa. Chissà se come centroboa potrebbe interessare, così come qualcuna sempre del blocco ‘Fiorentina’ o addirittura di quello ‘Pro Recco’ (tra queste non figurerebbe la Abbate, al momento). Come straniera dovrebbe essere confermata la francese Guillet. Ma per ora sono solo ipotesi, anche remote. Si attendono decisioni a breve, si spera, dalla FIN. Unici dubbi in casa gialloverde sono legati alla permanenza di Anastasio (prestito dal Flegreo ora in A2) e di Ciccariello (prestito dal Serapo, Serie B). Infine, Maria Giovanna Pellegrino, fresca diciottenne, e mancina del Volturno, dopo le esperienze in World League sta preparando gli Europei di Russia della Nazionale 1993 e seguenti ad Ostia (per ora) al seguito del gruppo del ct Paolo Zizza che si terranno ad agosto.




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