Gladiator-Gaetano Romano: un matrimonio che rischia di non rivedere la Luce



Il “cigno di Arzano” Gaetano Romano

Le parole affermate con decisione durante la conferenza stampa di presentazione dal presidente Lazzaro Luce sull’argomento Gaetano Romano hanno gettato nello sconforto i tanti tifosi nerazzurri che reputano “il cigno di Arzano” come l’ultimo grande eroe del calcio a strisce nero-azzurre. Un calciatore che in tre anni, dal 2000 al 2003, ha tramutato in realtà i sogni della Santa Maria Capua Vetere calcistica, con gesti di alta classe e caterve di goal quasi sempre decisivi che hanno determinato un doppio salto di categoria, impensabile fino ad allora, dall’Eccellenza alla Serie C2. Nessun sammaritano verace ha mai dimenticato il valore del figliuol prodigo che è stato l’emblema di un triennio spettacolare e che molti farebbero carte false per rivederlo indossare la sua casacca neroazzurra numero 10. Quando cammini per le strade della città del Foro, gli occhi della gente luccicano al solo menzionare quel nome che è stato capace di regalare emozioni uniche ad una piazza calcistica che ha sempre vissuto più dolori che gioie. Già l’anno scorso, sia nell’agosto 2011 che nel gennaio 2012, i sostenitori sammaritani assaporarono il ritorno di Gaetano all’ombra dell’Anfiteatro ma, a causa di problemi con l’allora direttore sportivo Antonio Simonetti, la trattativa saltò servendo l’assist decisivo per la sua firma alla corte di Emilio Di Tommaso, patron della Virtus Carano, prima e nella piazza avversaria di Torre Annunziata poi. A distanza di vari mesi, l’interessamento è tornato a galla ma Lazzaro Luce ha spiazzato tutti con un laconico: “Al momento Romano non ci interessa, a lui invece interessa il Gladiator”. Molti sperano che questo atteggiamento sia identico a quello utilizzato dalla società nell’argomento serie D (Luce ha sempre e solo parlato di ripescaggio per sviare l’attenzione dalla trattativa per l’acquisto del titolo del Nuvla San Felice), ma la percentuale su questo discorso sembra molto bassa. In effetti la carta d’identità dice che lo scorso 16 maggio Gaetano Romano ha spento ben 38 candeline, una cifra di non poco conto per un calciatore che ha fatto del movimento e della verve agonistica il suo credo calcistico. Intanto, nei circoli e sui social network le opinioni della tifoseria si dividono su questo argomento, ma di sicuro un suo ritorno a Santa Maria Capua Vetere verrebbe accettato, come si suol dire, a furor di popolo. Che l’amore possa sbocciare nuovamente ne è convinto anche lui, il solo “cigno di Arzano”, che sul profilo facebook del gruppo Forza Gladiator, ha lasciato un messaggio commovente che da solo merita un pensierino nella mente dei dirigenti nerazzurri: “Tanti anni fa quando fallì il Gladiator, promisi ai tifosi che ci sarebbe stato un mio ritorno. Io credo che sia arrivato il giorno e spero che mi daranno la possibilità di mantenere la promessa”.




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