L’attacco tradisce Caserta, Varese sorride



Un'immagine del match perso da Caserta

Al Palazzetto ‘Aldo Moro’ di Desio, la Juvecaserta incappa nella seconda sconfitta consecutiva nelle Finali Nazionali Under 15 ed è, con un piede e mezzo, fuori dalla lotta per il tricolore. Dopo la bella prestazione contro Bergamo (che ha rifilato oltre venti punti alla Virtus Bologna nella seconda giornata), i giovani bianconeri si afflosciano contro una non irresistibile Varese che sfrutta al meglio la drammatica serata offensiva dei casertani (solo 8 canestri dal campo in 40′). Nonostante una difesa buona, la pessima giornata di tutti i titolari (eccezion fatta per il gladiatore De Ninno) costa carissimo ed a nulla è servita una reazione d’orgoglio avuta, principalmente, con le riserve. Posillipo le ha provate veramente tutte; ha ‘panchinato’ i titolari, ha dato spazio a chi non aveva giocato il giorno prima, ha alternato le zone, ha fatto sentire il fiato sul collo degli arbitri, ha caricato e motivato il gruppo ma quando i tuoi ragazzi non segnano mai diventa impossibile farcela. Peccato. Ora Caserta deve vincere di larga misura contro Bologna e sperare che Bergamo batta anche Varese. In un arrivo a tre a quota 2 conterebbe la differenza canestri. Quasi impossibile, ma bisogna provarci.
La cronaca. Partenza contratta su ambedue i fronti anche se Caserta denota i cronici problemi di chili e centimetri sin dalla palla a due concedendo tanti extrapossessi ai lombardi. Si fatica a segnare, De Franciscis va troppo spesso fuori giri cercando conclusioni spericolate. Varese non fa tanto meglio ma, almeno, ha Maruca in buonissima serata (7 punti nel periodo); tocca all’esterno griffare il +10 alla prima pausa con Caserta che fatica troppo a mettere punti sul tabellone. Dopo il canestro del cinese Weijing Zhao e la bomba di Esposito lanciano i biancorossi sul 7:22 al 15′ (5 punti per la Juve in 14′, decisamente una miseria). Sul punto di capitolare, Posillipo pesca dal cilindro la zona 2/3, mossa preziosa contro Bergamo il giorno prima. Anche stavolta il coach non sbaglia ed appena Vinciguerra trova la via del canestro (5 in rapida successione), la Juve rientra sul -10. Prima di andare all’intervallo una spallata di Sandrinelli sentenzia il 15-27 (Posillipo rispolvera anche la 3/2). Il clima è accesso ed, a farne le spese, è il coach casertano che si prende un tecnico per proteste al 21′. Sempre con la zona 3/2 i bianconeri cercano di restare aggrappati alla partita (il lungo De Ninno si conferma un leoncino in vernice) ma quando non segni mai diventa impossibile vincere. Varese, senza strafare, vola sul 15:32 con la Juve che segna il primo punto del secondo tempo dopo 6’25” col libero di De Franciscis. All’ultimo ‘stop and go’ è -17. Finita? Neanche per sogno. Posillipo pesca un altro jolly: visto che i titolari deludono, dentro Mancinelli, Spalice e Di Martino (non entrati contro Bergamo). La pressione difensiva aumenta, fioccano le palle recuperate e sono i liberi di De Ninno a ridare speranze ai bianconeri (29:39 al 35′). In piena rimonta, pero’, l’attacco tradisce ancora una volta e Sandrinelli chiude la pratica con 3′ ancora da giocare. Suona la sirena, sconfitta meritata per una Juve troppo brutta per essere vera.

JUVECASERTA – VARESE 33-45



JUVECASERTA: Piccolo 3, Damiano 2, De Filippo, De Franciscis 8, De Ninno 11, Di Martino 2, Mancinelli, Spalice 2, Iadevaia, Aldi, Folco, Vinciguerra 5. All. Posillipo.
VARESE: Esposito 4, Santaterra, Mentasti, Rossi 6, De Vita 2, Zanzi 2, Restelli 1, Maruca 12, Testa 4, Zhao 2, Sandrinelli 12, Lo Biondo. All. Bianchi.
PARZIALI: 7-17, 15-27, 20-37.


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