Eppur si muove questa Juvecaserta



Coach Sacripanti

E pur si muove. Cosi come Galileo Galilei utilizzò questa espressione al tribunale dell’inquisizione a sostegno della teoria eliocentrica o comunemente della terra che ruota attorno al sole e non viceversa, cosi anche in casa si potrebbe utilizzare la stessa espressione per definire quanto accade dopo il summit tra lo staff dirigenziale e lo staff tecnico di lunedì scorso. Un summit che ha definito in maniera chiara ed inequivocabile, che il budget a disposizione di coach Sacripanti è assolutamente al di sotto del milione. Novecento mila euro, per la precisione, e somma al di sopra della quale non si andrà con nuovi innesti economici da parte dei soci, cosi come era stato paventato più volte da parte di vari media. Il ‘no’ secco, poi, è arrivato anche da parte del numero uno bianconero, Francesco Gervasio, che non solo ha dato conferma dell’ammontare del budget, ma anche affermato che per la copertura totale dello stesso, sono ancora alla ricerca di un main sponsor che provenga da ‘tasche’ diverse da quelle dei soci che sono già alla base della società di Pezza delle Noci. Messa in questo modo la scena prospettata, potrebbe anche sembrare molto più disperata di quanto invece non sia. Già perché la buona parte della somma che andrà nelle mani di coach Sacripanti per la costruzione della squadra (intesa solo ed esclusivamente come roster e con esclusione dello staff tecnico, il che rende i 900mila euro molto più incisivi di quanto ci si potesse aspettare ndr) è stata già messa in cassaforte e l’intervento del Presidente della Provincia sulla questione aiuto economico e sponsor dell’Acqua Lete, potrebbe smuovere le acque, tanto per restare in tema, non solo per un marchio cosi importante, ma anche per altri che in questo modo potrebbero accogliere l’appello di Zinzi. Ad onor del vero, scorgendo quanto accade ed è accaduto in altre piazze come per esempio Avellino e Pesaro, l’intervento della classe politica dovrebbe essere molto più incisivo e forte per poter portare alla Juve un main sponsor che possa garantire non solo la copertura dei 900mila, ma magari anche apportare qualcosa in più. In attesa che quest’ultimo scenario possa dare i propri frutti e le proprie novità, quello che è certo in questo momento è che quello bianconero sarà un budget tra i più bassi, ma con i tempi che corrono e le tante squadre che stanno provando a non precipitare nel burrone, l’essere iscritti regolarmente ed averlo un budget su cui lavorare, significa tanto quanto trovare una miniera d’ora tra le montagne del Colorado. Ed allora il timoniere canturino non si è fatto pregare. Non si è fatto pregare, quando è stato il tempo di provare a rimettere immediatamente sotto contratto Andre Smith utilizzando la stessa tecnica dello scorso giugno ovvero quella di anticipare chiunque mostrando stima ed interesse nei confronti di un giocatore che ha mostrato, durante tutta la passata stagione, di apprezzare non solo il modo di giocare, ma la considerazione che Sacripanti aveva nei suoi confronti. L’America, le Summer League ed i tryout hanno allungato il periodo di attesa, ma a quanto pare il passo verso la riconferma diventa ogni giorno molto più corto da effettuare. Cosi come sempre più corto sembra essere quello che la Juve vorrebbe fare verso colui che sarebbe il vero primo volto nuovo della prossima avventura. Il nome è stato posto alle luci della ribalta più volte dai rumors di basket mercato, che negli ultimi giorni sono divenuti sempre più insistenti. Il legame tra il ‘cardinale’ uruguagio ed il team che l’ha praticamente adottato non solo cestisticamente dal 2005, Cantù, è ormai agli sgoccioli. Il desiderio dell’esterno ex anche di Reggio Calabria è quello di continuare a giocare ed allora quale occasione migliore per riprovare a rilanciarsi con il coach che gli diede la stessa possibilità sette anni or sono? Se tutto dovesse andare come desiderato, la prima accoppiata quella lungo-esterno, sarebbe cosa fatta (e sicuramente non da buttar via ndr) dando cosi il via a quell’effetto domino che porterà fino agli altri americani (capitolo per il quale Oldoini e Luise sbarcheranno su suolo americano a metà luglio per prendere parte, da scout, alle due Summer League di Orlando e Las Vegas ndr) e quindi alla costruzione della restante parte della base tecnica della prossima Juve.




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