Caserta vigila sulla Summer League a stelle e strisce



Coach Sacripanti

Alla fine si è rivelata infruttuosa. Senza particolari risultati, nel senso stretto del termine, l’esperienza imolese della Juve che dalla Summer League terminata venerdì, non è riuscita a tornare se non con in mano qualche contatto, qualche stretta di mano e tanti ci sentiamo nei prossimi giorni per degli aggiornamenti. A quanto pare il materiale visionato in campo ad Imola, infatti non ha soddisfatto l’entourage bianconero se non nel farsi un’idea quanto meno più precisa circa a giovani talenti ventenni che hanno popolato questa manifestazione. Non rientravano, invece, all’interno dei piani e delle idee di pallacanestro gli americani (tante indicazioni sono arrivate invece per le formazioni di Legadue che potrebbero attingere in maniera molto più fruttuosa da quanto ammirato sui ventotto metri di campo ndr) anche se qualche piccola annotazione è pur sempre arrivata.
«E’ stata un’occasione comunque utile per avere un contatto visivo diretto con giovani talenti delle annate dal 90’ al 92’ – ha commentato lo stesso Sergio Luise che ad Imola era presente per seguire la kermesse -. Qualche giovane promessa, insomma, anche se poi questi appuntamenti restano importanti per i contatti e le informazioni che ci si scambia tra gli addetti ai lavori».
Niente di particolarmente significativo da far scattare gli allarmi e le sirene su questo o quel giocatore. Insomma un po’ come era successo nelle settimane scorse per coloro che sono finiti sul taccuino di Oldoini e Luise dopo la visione di centinaia di dvd e partite riguardanti il campionato Israeliano e francese in primis.
Immediatamente dopo quello ucraino e per il momento a chiudere in coda quello polacco. Questo ovviamente in concomitanza con i contatti giornalieri con procuratori e liste di cui coach Sacripanti viene continuamente informato per via telematica, considerando la distanza del timoniere canturino dai suoi fidi collaboratori per impegni di nazionale. Collaboratori a cui con ogni probabilità lo stesso Sacripanti interrogherà dal vivo per avere tutti i ragguagli possibili ed immaginabili e tirare definitivamente una linea sotto alla kermesse imolese. Niente Castelfranco Veneto, infatti, per la restante parte dello staff tecnico, che quindi faranno tappa a Roseto degli Abruzzi, dove la nazionale Under 20 sta continuando a svolgere il proprio lavoro di avvicinamento all’appuntamento estivo più importante della categoria, quando a Domzale prenderà il via la competizione continentale. Un periodo in cui oltre a mettersi in tasca fogliettini con nomi interessanti per il futuro prossimo cosi come avvenne, per esempio, per Stipanovic, si penserà al sogno americano. Un sogno in cui coach Sacripanti sarà solo uno spettatore lontano, dal momento che toccherà ancora una vota ad Oldoini e Luise, rispettare il volere dell’head Coach di Terra di Lavoro e portare a casa uno scounting report ricco di news, info e nomi su cui poter lavorare in attesa che la Summer League a stelle e strisce di Orlando dia i suoi primi responsi in termini di giocatori che il sogno Nba lo vivranno ed altri che dovranno ‘accontentarsi’ delle lusinghe di team europei o prendere parte alla più classica di ‘lista di attesa’ rappresentata dalla D-League e puntare a quel 10-days contract dal piano immediatamente di sopra e far svoltare una stagione un po’ come successe a Sundiata Gaines che passò da Cantù a Utah passando proprio per la D-League. Florida e forse Nevada. Se tutto dovesse andare come dovrebbe, infatti, i due bianconeri dovrebbero passare da Orlando a Las Vegas per poi tornare in Italia ed iniziare seriamente a sfogliare la margherita. Margherita sulla quale non ci sarà di sicuro il petalo con su scritto Rashad McCants. Il nome del talento ex North Carolina University, ma anche dei T’Wolves e dei Sacramento Kings, è arrivato di nuovo alla porta della Juve, che però sembra aver rispedito di nuovo al mittente il plico con l’offerta (stando ai rumors radio mercato il valore del giocatore non sarebbe nemmeno troppo alto, ma ormai ad abbassarsi è il suo livello di pallacanestro, anche se nel Vecchio Continente l’ex Tar Heels ce l’ha sempre ndr) cosi come accadde tempo addietro. Ci saranno invece qualcuno dei giocatori della scorsa stagione per provare a vedere se si può negoziare. Di sicuro Doornekamp e forse Stipanovic, ormai non fa nemmeno più notizia la presenza di Smith, che ancora qualche settimana e scioglierà il proprio dubbio sul proprio futuro e quindi sulla decisione di accettare l’offerta della Juve.
 




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