Trotta: “Sto bene a Londra, ma spero di tornare in Italia”



Marcello Trotta

In questi giorni in provincia di Caserta se lo contendono in tanti, amici, parenti e soprattutto i tanti organizzatori di tornei sportivi in giro per la provincia. Lui si presta senza problemi, dimostrandosi amante del calcio a tutti i livelli.  Marcello Trotta, nativo della città del foro, eccellenza del calcio italiano in forza dal 2009 al Fulham FC, società di calcio londinese militante dal 2001 nella Premier League, e capocannoniere, quest’anno, del campionato riserve inglese (la Premier Reserve League), fa il punto sulla sua esperienza calcistica inglese manifestando la speranza di tornare, entro un paio d’anni, a giocare nella serie A italiana. Marcello sono tre anni che sei approdato al Fulham e sei una delle giovani promesse della squadra: cosa si prova ad essere una delle stelle nascenti del calcio inglese?
“Sono soddisfatto del lavoro che sto svolgendo ma non mi sento di certo arrivato: sono consapevole che devo lavorare ancora tanto perché il mio obiettivo è vincere il più possibile”.
La tua vita ormai si svolge all’estero e sono ormai anni che non vivi più in Italia: ne senti la nostalgia?
“Noi italiani siamo un popolo molto caloroso e mi manca sicuramente questo aspetto, poi qui ho le mie amicizie e la mia famiglia ed è un piacere ritrovarle ogni volta: tuttavia mi sono ambientato bene a Londra e non rimpiango le scelte che ho fatto”.
Il calcio italiano ultimamente non naviga in buone acque: cosa ne pensi di questa situazione?
“Sono abbastanza deluso dall’apprendere certe vicende dai giornali, tuttavia sono fiducioso e spero in un futuro migliore per lo sport in generale”.
Hai indossato la maglia del Napoli prima ancora di quella del Manchester City: hai riscontrato differenze tra il calcio inglese e quello italiano?
“Sicuramente, noi italiani il calcio lo abbiamo nel sangue ma in Inghilterra riscontro un genere diverso di organizzazione, che definirei più professionale”.
Torneresti a giocare nella tua terra natia? E se sì, in quale squadra preferiresti approdare?
“Sì tornerei volentieri a giocare in Italia, magari tra un paio d’anni e in qualche squadra della serie A che conta, ma non ho preferenze particolari per il momento”.
Quest’anno sei risultato essere il più forte attaccante, a pari merito con Will Keane del Manchester Utd, del campionato riserve inglese: ti aspettavi un risultato così importante?
“Quando ho esordito in questo campionato l’ho fatto senza particolari aspettative: ho pensato solo a dare il meglio di me”.
Che progetti hai per il tuo immediato futuro?
“Il mio sogno è continuare a fare bene e a dare il meglio di me alla squadra, con la speranza che possa conquistare presto un posto da titolare nel Fulham”.




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