La Juve prova a far tornare i conti



Coach Sacripanti durante un timeout

Altro giro altra corsa, altra settimana che è volta al termine ed altro weekend trascorso alla finestra per la Juve. L´attesa continua ad essere snervante per il team di Pezza delle Noci, ed in particolare per il timoniere casertano Pino Sacripanti. Il primo volto, infatti, che si vede sporto da quella `finestra´ sul basket mercato tricolore e non solo è proprio quello del head coach, che ancora per una stagione ha l´arduo e difficile compito di aggiungere il ruolo di general manager a quello di allenatore. Un volto dal quale si scorge lo sguardo di chi è guardingo, di chi attende l´occasione giusta, di chi sta scrutando da cima a fondo quanto arriva dalle frequenze di radiomercato. Il tutto però con quel tanto di freno a mano tirato almeno fino a quando dai piani alti del Palamaggiò o meglio dagli uffici confinati al suo dell´impianto di Pezza delle Noci, non arriveranno quelle news certe e precise e riguardanti, ancora una volta il budget da spalmare su 10 o 12 giocatori a seconda della scelta che lo stesso Sacripanti opererà non appena avrà le idee chiare. Le parole nei giorni scorsi del vice presidente Iavazzi («Il budget non è stato ancora definito nella sua totalità e dipenderà anche da quello che accadrà in ambito sponsor e dagli abbonamenti e quindi dall´apporto dei tifosi» ndr) non sono stato certo di aiuto. In linea di massima una base per quanto riguarda il minimo da spendere, è stata già buttata giu. Un minimo che al momento di scrivere dovrebbe aggirarsi non al di sotto dei novecento mila euro. Un minimo che se cosi dovesse restare, in attesa di risvolti positivi sul fronte sponsorizzazioni e abbonamenti, diventerebbe con ogni probabilità il prossimo minor budget della Lega A. Non un problema per l´ex coach di Cantù e Pesaro, dal momento che lo stesso Sacripanti ha più volte dichiarato, da quando è qui a Caserta, che quello che importa non è tanto la quantità di quanto gli viene messo a disposizione, ma la sicurezza e la garanzia che quel minimo non venga intaccato in corso d´opera. Insomma evitare quello che è successo la scorsa stagione dove i tagli e le partenze hanno avuto di sicuro una motivazione di fondo anche di necessità economica e quindi di risparmiare qualche euro in un´annata dove i conti societari l´hanno fatta da padrona (si pensa alla partenza di Ciorciari a quella di Fletcher per il quale i problemi fisici sono stati provvidenziali nella decisione di fare a meno del lungo a stelle e strisce risparmiando cosi un nome in meno all´interno delle mensilità e stipendi ndr). A spingere lo staff tecnico e quindi anche dirigenziale (visto il doppio ruolo di Sacripanti) verso quel velo di incertezza, però, è proprio l´idea di avere a disposizione un ammontare che potrebbe anche aumentare strada facendo. In pratica fare delle scelte con a disposizione circa 900mila euro significa rinunciare a delle idee e dei monti ingaggi per svariate offerte, che invece potrebbero tornare d´attualità nel caso la cifra di cui sopra dovesse lievitare per l´arrivo di un main sponsor diverso da quello appartenenti ai soci o una campagna abbonamenti se non simile, ma molto vicina a quella della Dinamo Sassari che da sempre è presa ad esempio da parte dell´entourage bianconero. Tutto sta nel fare la prima mossa. Tutto sta, dunque, nello scatenare quell´effetto domino la cui direzione, poi, dipenderà dalla cifra messa definitivamente sulla scrivania di Sacripanti in corso d´opera. Effetto che dovrebbe iniziare dal solito nome, l´unico fatto fino a questo momento con più di un pizzico di verità: Andre Smith. Tutti l´hanno definito come l´obiettivo principale numero uno, ma anche in questo caso la reale offerta, compresa di quel `sacrificio in più´ di cui tutti i dirigenti hanno parlato dalla chiusura della stagione scorsa, dipenderà dal monte a disposizione e specialmente dal cambio tra euro e dollaro non certo favorevole come in passato. Spendere troppo per poi ritrovarsi con la coperta corta o al contrario offrire poco per poi ritrovarsi la possibilità di offrirne di più per un giocatore fondamentale, il dilemma più importante e che di sicuro in questa settimana avrà una spinta in più verso la risoluzione, o quasi.




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