Amarcord Gladiator, con la Turris Santa Croce sfida extra-regionale nove anni dopo Frosinone



La tifoseria del Gladiator ad Isernia

Era l’anno di grazia 2002/2003, era la compianta epoca del girone C della seria C2, erano i tempi di Gaetano Romano e di Mario Natale, era l’epopea della matricola terribile nerazzurra che in tre anni conquistò il doppio salto dall’Eccellenza alla serie C2 ed era, come tutti noi nostalgici sappiamo, l’anno del bruciante fallimento. Nove anni dopo quel 4 maggio del 2003, il Gladiator torna ad affrontare una squadra non campana. Allora la sfidante era il Frosinone che di li a poco scalò le categorie professionistiche e si guadagnò per diversi anni di fila la permanenza nella cadetteria grazie all’estro del genio di Frattamaggiore Francesco Lodi, oggi all’Udinese. Ebbene sì, al “Matusa”, od anche chiamato “Comunale”, di Frosinone avvenne l’ultima uscita extra-regionale dei nerazzurri che persero 3-1 alla penultima giornata, prima di chiudere la propria esperienza dorata con la vittoria per 4-3 sulla Palmese che consegnò al Gladiator un’onorevole settimo posto, dopo una stagione resa famosa dal cambio di ben 9 tecnici sulla panchina. Quando affiorano certi ricordi, il cuore ti sale in gola e non ti lascia respirare, vorresti piangere d’emozione per un passato glorioso che non si vede da tanto, troppo tempo ma ti affidi agli eroi di questo tempo recente che non possono spegnere i sogni e le illusioni di noi tifosi sammaritani. Pochi a Santa Maria Capua Vetere sono mitizzati, Gaetano Romano ne è un esempio indelebile; ora gli attuali condottieri hanno questa possibilità: rimanere nei cuori degli indomabili sostenitori sammaritani ed essere ricordati a vita per un’epopea che deve per forza riaprire i battenti. In un periodo in cui stanno uscendo a galla tutte le ipocrisie di un calcio pieno di soldi ed avaro di valori e di identità, la rara razza dei tifosi crede in questi beniamini di provincia per cullare il ritorno nel calcio che conta. Siamo alla vigilia di Gladiator-Turris Santa Croce, torniamo a respirare l’aria nazionale ed in cuor nostro speriamo di ritornare in quei palcoscenici assurdi. Domani abbiamo tutti una responsabilità: nessuno può mancare allo stadio per sostenere il nostro Gladiator e per affermare con veemenza ad un folle del calcio come Lazzaro Luce che Santa Maria Capua Vetere vuole rinascere. Nove anni dopo.

 FROSINONE-GLADIATOR = 3-1



Stadio Comunale di Frosinone – Domenica, 4 maggio 2003, ore 16.00

 

FROSINONE (4-4-2): Cano, Cavaliere, Schicchi (26’st Gianella), Malpeli, Roma, Cicchetti, Di Corcia (8’st Masciantonio), Galuppi, Testa, Sbaccanti (21’st Lillo), Piccioni. A disposizione: Chessari, Picciau, Musacco, Palleschi. Allenatore Pagliari.

GLADIATOR (4-4-1-1): Di Muro (26’st D’Angiolella), D’Onghia, Cunti, Granozi, Martino, Del Sorbo, Poziello, Ottobre, Di Maio (1’st Artiaco), Giannascoli, Alfano (8’st Majella). A disposizione: Collina, Avolio, Galantucci, Tessitore. Allenatore Evangelista.

      
Arbitro: 
Carlucci di Molfetta
Guardalinee: Vinciguerra di Carrara  –  Gabbrielli di Prato

    
Marcatori:
 33’pt Testa (F), 42’pt Testa (F), 24’st Majella (G), 44’st Piccioni (F)


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