Autogol Juve prima dell’attacco decisivo



Il patron Francesco Gervasio

Sembrava che l’unica tempesta, gli unici fulmini, l’unico corso d’acqua che si era mosso nella giornata di ieri, fosse stato quello legato all’ondata di maltempo che ha investito l’intera città e non solo dopo una mattinata più che primaverile. Ed invece, anche se solo per qualche secondo, lo stato di quiete dei piani alti bianconeri è stato intaccato da qualcosa andato storto. Un qualcosa che non è stato gradito, ma che non per questo da additare alla stampa. Ma tutto scorre e tutto passa, cosi come i tanti centimetri d’acqua che si sono venuti a creare a seguito dell’abbondante precipitazione pomeridiana che ha reso un venerdì di maggio molto simile ad uno invernale. Tutto passa, tutto scorre ed allora da quei piani alti si torna alla finestra ancora per qualche giorno prima di mettere in atto la propria piccola tempesta tropicale e cancellare dall’orbita juventina una stagione, quella passata, che è andata avanti tra mille problemi e mille richieste di aiuto. Ancora qualche giorno prima di mettere assieme tutti i numeri e la documentazione necessaria per quel 31 di maggio che inesorabile è sempre più vicino. Questa volta, però, la venuta di questo appuntamento fisso per le formazioni che intendono prendere parte al prossimo campionato ed essere presenti al prossimo nastro di partenza, sembrerebbe (dopo il comunicato della formazione di Terra di Lavoro un piccolo condizionale andrebbe anche usato ndr) fare meno paura del solito, dal momento che la speranza che il numero di persone da riunire attorno al tavolo per rimettere a posto quei numeri e finire la documentazione necessaria, sia superiore a quattro, continua ad aleggiare tra gli uffici del Palamaggiò almeno per qualche giorno ancora. Ma speranze a parte, quattro resta il numero predominante. Questo il numero di persone che verrà interpellato e ai quali verrà chiesto di ufficializzare, non alla stampa ma alla società stessa, il loro ingresso all’interno di quel tessuto tanto amato dalla Caserta cestistica: la Juvecaserta. Una ufficializzazione che metterà da parte definitivamente le parole, le dichiarazioni, le buone intenzioni e le promesse per passare ai fatti che sono poi gli unici a contare quando si parla di sport e di una società professionistica. Va da se, poi, che per fatti si intende effettivamente un contributo economico che fino al momento preciso della determinazione attorno a quel tavolo resta una sorta di mistero semi velato perdendone uno di velo, al giorno, come nella famosa danza dove ognuno dei veli rappresentava un centro energetico del corpo o comunemente definito ‘chakra’. Alla fine resterà solo la realtà, solo la vera composizione della nuova dirigenza casertana e con la precisa indicazione di quelli che sono i nuovi soci ed i nuovi partecipanti. Verrà tutto determinato a breve, partecipazione e ruoli all’interno della stessa stanza dei bottoni, anche se le parole di Vittorio Maione, uomo di punta della Galeo Energy e prossimo socio ufficiale della Juve, fanno intendere che le idee sono ben chiare. Lo stesso Maione nel ‘face to face’ di qualche giorno fa, ha preferito non parlare di cifre ben precise, quando si parlava di una partecipazione del 10%. Non una scelta preoccupante, visto che il tutto potrebbe addirittura essere diverso in termini positivi e non negativi. Fatto sta che il suo apporto insieme a quello di Iavazzi suonano e suoneranno come linfa vitale nella ricapitalizzazione della società che si presenterà, in questo modo, agli organi di controllo competenti della Lega, rinnovata nella sostanza e nelle casse.




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